Per la Dda faceva parte di una cupola. Il vertice del clan che decideva sugli affari di droga e appalti. Giovanni D’Alessandro (alias Giovannone) è stato assolto. La sentenza, questa mattina, in uno stralcio del processo sul "Patto di Scanzano" partito da una inchiesta della Dda sugli affari del clan dal 2015 al 2019, che hanno portato a 16 arrresti. La Procura aveva chiesto una condanna a 20 anni di reclusione, ma il giudice del Tribunale di Napoli ha accolto le tesi della difesa, avvocato Gennaro Somma. Nell’inchiesta era considerato uno dei capi e dei gestori del traffico internazionale di droga. Accuse che sono state smontate dalla strategia difensiva e che hanno portato alla inaspettata assoluzione di Giovanni D’Alessandro. Nell’ambito della stessa inchiesta e in una differente udienza altri esponenti della cosca di Scanzano hanno riportato pesanti condanne.
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