Acqua della Madonna vietata per il nichel trovato nelle sorgenti minerali. Dopo lo stop che impedisce agli stabiesi di bere le acque minerali, partito due giorni fa, da lunedì cominceranno i lavori all'impianto. Dall'Amministrazione Cimmino l'impegno di chiudere l'intervento in pochi giorni.
Come ormai avviene con una certa ciclicità: l’Arpac ha fornito dati di potabilità sulle acque minerali che caratterizzano il territorio pedemontano di Castellammare.
Le Fontane, dalle quali è possibile rifornirsi delle acque minerali, sono state chiuse in quanto è stata registrata un’alta concentrazione di Nichel con una ordinanza a firma del sindaco Cimmino.
Le storiche fonti dell’Acqua Acidula e Acqua della Madonna soffrono il retaggio di antiche tubature metalliche cromate, che sono una delle principali cause di questo “avvelenamento da nichel”. L’assorbimento intestinale di questo elemento, attraverso l’acqua potabile, è un fattore gravissimo di rischio, poiché poi si distribuisce in tutti gli organi, ma soprattutto ai polmoni, reni, fegato e addirittura cervello.
Ulteriore limitazione, dunque, a tutti quegli stabiesi che, come da consuetudine, andavano a riempire taniche e taniche delle varie acque che hanno sempre rappresentato una ricchezza per il territorio stabiano.
Obbligatorio sarà intervenire direttamente alla fonte: con la sostituzione necessaria delle antiche tubature, che alla luce del progredire della tecnica e dell’attenzione verso le tematiche ambientali si dimostrano dannose per la salute della cittadinanza che si rifornisce ai vari punti di erogazione pubblici.
L’igiene, la salubrità e l’attenzione alle acque del territorio si dimostrano ancora una volta fondamentali per il rilancio turistico ed economico di una delle attrazioni principali che da sempre è stata caratteristica preponderante della città.
In intervento che comincerà lunedì.
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