"Si deve trovare una soluzione, i nostri ragazzi non possono restare soli". Tra pochi giorni i loro figli resteranno fuori dal centro che li ha aiutati nelle tante difficoltà quotidiane della loro vita da disabili.
Trentotto ragazzi di Castellammare che hanno fatto un percorso e progressi nel centro "Take Care Center" si ritroveranno senza assistenza e la possibilità di socializzare entro pochi giorni. "Ma noi non possiamo permetterlo e daremo battaglia" dicono le mamme. Le porte del centro si chiuderanno per 38 dei 48 disabili. Ma ancora non si sa chi potrà restare e chi dovrà andare via. L'emergenza è nata dalla trasformazione del Centro che si è adeguato alle richieste della Regione Campania. E così per creare la disponibilità di posti letto residenziali c'è stata la conversione di 38 dei 65 posti accreditati fino ad oggi disponibili. Spiegano le mamme che domani mattina hanno un incontro all'Asl: "Resterebbe assistenza diurna per 17 giovani e 10 adulti, ma non si sa nemmeno quali sono i criteri con cui saranno identificati i prescelti. Sta di fatto che noi accompagnatori ci rifiutiamo proprio di pensare che qualcuno dovrebbe essere scelto al posto di qualche altro".
Una mamma comincia a piangere, mentre l'altra spiega: "Ecco che 38 ragazzi diversamente abili non potranno più svolgere le attività volte a far loro mantenere le autonomie raggiunte con tanti sacrifici, non potranno più avere interazioni con situazioni e persone che permettono loro una (sia pur minima) crescita personale e delle gratificazioni che non ricevono nel mondo comune. Ecco che 38 accompagnatori non potranno dedicarsi, almeno quelle sei ore al giorno, a lavoro, burocrazia e/o attività indispensabili al mantenimento della vita di entrambi. Quante volte ho pensato che questi poveri figli sono costretti a "subire" la presenza fissa del genitore o dell'accompagnatore anche se è una presenza amorevole! Adesso rischiano di "subirla" h24 e non è proficuo per nessuno, nemmeno per gli altri membri della famiglia".