Un caso che parla di una crisi. Incassate le sconfitte, i Democratici continuano a lacerarsi. Finisce l'inciucio, infrangendosi sulla clamorosa esclusione del Pd. Sette candidati sindaco e 28 liste con una clamorosa assenza: niente Dem.
Ecco lo scenario politico in vista del voto per le amministrative del 10 giugno a Torre del Greco, il più grande comune della Campania per numero di abitati tra quelli chiamati a scegliere la futura assise cittadina.
Il Pd resta fuori dopo un valzer tra possibili candidati e tavoli di coalizione, a causa dell'arrivo in ritardo dei propri delegati al momento della presentazione delle liste (12,02 rispetto al termine massimo previsto per le ore 12), rappresentanti che erano pronti ad apparentare la lista dei Democrat con Giovanni Palomba, ex consigliere comunale del Nuovo Centrodestra e candidato che mette insieme alcune componenti del centrosinistra e gli scontenti dell'ultima amministrazione di centrodestra, quella guidata dall'ex sindaco Ciro Borriello, arrestato per presunta corruzione lo scorso mese di agosto.
Il centrosinistra è rappresentato dall'ex parlamentare Aniello Formisano con Liberi e Uguali e tre civiche. Anche il centrodestra si presenta diviso: Forza Italia e Fratelli d'Italia stanno con Luigi Mele (assessore uscente ai Lavori Pubblici); in campo anche l'ex vicesindaco Romina Stilo con cinque liste civiche e l'ex sindaco di Forza Italia Valerio Ciavolino (per lui quattro liste civiche). Il Movimento 5 Stelle punta su Luigi Sanguigno. Per chiudere la lista di Casapound guidata dall'aspirante primo cittadino Ferdinando Raiola.
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