GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




Il fatto

Caso Terme di Stabia, Di Martino al sindaco: "Fai chiarezza in consiglio"

Il leader della coalizione di civiche: "Sbagliato non coinvolgere la città, convochi il tavolo dell'Amministrazione condivisa" "

di Redazione
Caso Terme di Stabia, Di Martino al sindaco:

Il caso Terme di Stabia al centro dello scontro politico. Il sindaco Cimmino ieri ha dato il via libera alla liquidazione di Sint e nominato come amministratore unico il commercialista di Torre Annunziata Enzo Sica. È lui che a settembre dovrà chiudere il capitolo della societa' che detiene il patrimonio termale. Ma a chiedere chiarezza sulle mosse future e il ritorno in consiglio comunale é il leader di opposizione Andrea Di Martino. "Cimmino sbaglia su Terme di Stabia. Giusta la decisione del sindaco di proseguire sulla strada indicata dal commissario prefettizio Cupello, l’unica tra l’altro in grado di mettere in sicurezza un patrimonio di grande valore economico e attorno a cui ruota il rilancio di Castellammare. Sbagliato farlo senza aprire un dibattito con le forze politiche e con la città e soprattutto non indicando con chiarezza il percorso che intende intraprendere innescando dubbi e sospetti". DI Martino chiede il ritorno in aula e la convocazione del tavolo dell'Ammistrazione condivisa: "Tanto più che su Terme di Stabia Cimmino, dalla campagna elettorale in poi, ha cambiato più volte posizione. Solo attraverso un processo partecipato si possono evitare le stanche polemiche alimentate da dubbi ed accuse di speculazione, ogni volta che bisogna assumere decisioni che riguardano il futuro della città. Con la delibera assunta nell’Assemblea di ieri della Sint, il sindaco Gaetano Cimmino ha avviato finalmente l’applicazione di ciò che la legge Madia (dlgs. 175/2106) prevede. Dopo il fallimento del bando di privatizzazione non c’erano alternative possibili alla liquidazione. Se ne avesse preso atto prima e nell’esposizione delle linee di mandato nell’ultimo consiglio, si sarebbe potuto guadagnare tempo prezioso ad evitare ulteriori danni economici all’Ente. La chiarezza della posizione avrebbe consentito, inoltre un confronto con gli stabiesi e successivamente un dibattito più stringente in Consiglio Comunale. Io ho scelto la linea della chiarezza e oggi potrei dire che era la linea giusta. Già la delibera con cui il commissario straordinario ha dato l’avvio alla liquidazione di Sint, prevede una discussione consiliare sul mandato da conferire al liquidatore. Visto che così non è stato, si convochi il tavolo di amministrazione condivisa, in cui Cimmino sottopone la sua ipotesi. Si apra un dibattito con la città e si approdi in aula affinché il Consiglio possa conferire al liquidatore un mandato preciso e democratico, nella massima trasparenza possibile. Non è più il tempo delle illusioni, lo stesso tema del mantenimento dei livelli occupazionali, avanzato dal Sindaco va chiarito senza ambiguità. Di cosa parla dei 2 dipendenti della Sint, o degli ex lavoratori delle fallite Terme di Stabia, e come intende concretizzare questa petizione di principio senza creare false illusioni. E’ il tempo della trasparenza e della chiarezza, altrimenti ad esserne compromesso rischia di essere il rilancio delle Terme e la rinascita della città".
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09-08-2018 18:05:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA