A Castellammare tra le proteste due candidati al consiglio comunale nominano centotrenta scrutatori. La metà del totale, mentre l’altro 50 per cento è stato sorteggiato. Calato il sipario chiedono l’intervento del prefetto Massimo de Angelis, Andrea di Martino e Tonino Scala. Manca all’appello Gaetano Cimmino che faceva parte della commissione che ha deciso con Rosario Cuomo, candidato al consiglio nella sua coalizione e Giovanni Nastelli, che invece è in campo a sostegno di de Angelis. “Io non c’entro” dice Cimmino che ha lasciato la bacchetta della scelta in mano agli altri due. Infatti il candidato a sindaco di centrodestra ha rinunciato alle nomine, lasciando tutto in mano alla coppia Cuomo- Nastelli. “Quello che è accaduto per la nomina degli scrutatori è molto grave. Mi sono già schierato a favore del sorteggio degli scrutatori proponendo anche di favorire per questo ruolo tutti i giovani tra i 18 e i 35 anni di Castellammare, senza nomine da parte di nessuno. Questo non è accaduto, alimentando un clima di polemiche che rischia di avvelenare questa campagna elettorale. Occorre procedere all’annullamento delle sole nomine dirette e provvedere ad una nuova individuazione degli scrutatori tramite sorteggio” è la proposta di de Angelis. Del resto oltre che a rispondere all’esterno la posizione del leader del centrosinistra serve anche a smorzare i fuochi che la possibilità di Nastelli di nominare 65 scrutatori accende all’interno della sua coalizione, facendo partire svantaggiati gli altri. Al prefetto si rivolge anche Andrea di Martino, capo della coalizione di civiche che ieri per primo aveva sollevato il caso: “Ieri, avevo lanciato l’allarme. Trovo assurdo che a fare quelle nomine siano persone impegnate in prima persona in questa competizione elettorale. Per questo motivo chiederemo al Prefetto di intervenire e Evidentemente gli interessi politici sono troppi. E l’inciucio politico che si è provato a tutti i costi a fare prima della presentazione delle liste, oggi trova un suo completamento chiaramente clientelare”. Del resto sono stati proprio i sostenitori di di Martino, insieme a quelli dei Cinquestelle, a partecipare alla protesta che questa mattina ha accompagnato le nomine a Palazzo Farnese. Di vergogna parla Tonino Scala, candidato a sindaco per la sinistra di Leu: “Non può passare come normale quello che è accaduto stamattina a Palazzo Farnese; le modalità della nomina degli scrutatori sono inaccettabili, vergognose, e per questo chiedo l’intervento immediato del Prefetto. 
Mi sarei aspettato, e sarebbe stato opportuno e necessario, in segno di giustizia e correttezza istituzionale, che Cimmino, Nastelli e Cuomo facessero un passo indietro”. Cimmino reagisce in attacco tirando in ballo l’ex consigliere Antonio Alfano in aula tra quelli che protestavano: “Io non ho gestito le nomine degli scrutatori e lo dimostra il verbale firmato quest’oggi. “La vicenda degli scrutatori è stata ingigantita dai nostri avversari. Io non ho partecipato alle nomine ma ho seguito solamente il sorteggio. I nostri avversari, però, hanno deciso di creare un caso trasformando l’aula consiliare in un ring. Sono pronti a tutto pur di screditarci ma noi siamo liberi e trasparenti. Così agisce la politica di basso rango. La gestione delle politiche sociali è stata un disastro e non a caso il Commissario Prefettizio ha deciso di annullare tutte le delibere che erano state approvate negli ultimi mesi dalla squadra Pannullo. E’ stato imposto lo stop alla rotazione dei dirigenti e al trasferimento in altri Comuni di agenti della polizia municipale e avvocati”.