Andranno tutti a prendere un caffè. Deserto l'appuntamento per eleggere il Presidente del consiglio all'ordine del giorno per domani. Nessun candidatura in campo. Alle dodici di oggi si registrano zero nomination per il dopo-Melisse. Resta ancora in carica il ginecologo Salvatore Ercolano, che da vice ha già diretto il consiglio comunale sulle Terme di Stabia. Non è pronta la maggioranza per nominare il successore del dimissionario del Pd, andato a casa a sorpresa, ma ieri sera ha deciso di lasciare perdere anche l'opposizione. Un regalo all'amministrazione Pannullo che avrebbe dovuto confrontarsi con una candidatura di minoranza senza riuscire a contrapporre un proprio nome. All'insegna di una pax siglata già durante l'ultimo incontro a Palazzo Farnese, il caso Presidenza del consiglio è rinviato senza colpo ferire. "Non ci interessano i nomi, ma i problemi della città" commenta il sindaco Pannullo, che non intende riaprire a breve il confronto in maggioranza dopo la difficile chiusura della crisi di quest'estate. Del resto il voto sul piano delle Terme di Stabia ha già dimostrato che senza il sostegno di chi è rimasto fuori dalla maggioranza, non ci sono più i numeri. L'assenza in aula di Melisse e Maria Amodio, ha reso necessario il soccorso di Tina Donnarumma e delle astensioni dei due consiglieri di Campania Libera. Per di più l'opposizione, che da qualche tempo ha scelto la linea morbida, da domani può contare sull'ingresso di Emanuele D'Apice. E' questo l'unico atto del consiglio di domani mattina con l'uscita di scena di Antonio Marino, passato con Pannullo, per decisione di una sentenza del Tar, il sindaco si ritrova con un voto in meno. E quindi domani tutti al bar. Ma il caso del voto del presidente del consiglio è solo rinviato.