Tutto rinviato. Un capitolo decisivo della vicenda giudiziaria del comandante Francesco Schettino dovrà ancora aspettare prima di essere scritta. La corte d'appello di Firenze aveva fissato per la fine del prossimo aprile la data di inizio del processo di appello contro il capitano di Meta per il naufragio della nave Costa Concordia, ma poi è stata costretta a rinviarla, a giorno ancora da stabilire, per motivi organizzativi interni al palazzo di giustizia. E' quanto si apprende oggi in ambienti giudiziari a Firenze sul processo di appello che ha come imputato il comandante Schettino, condannato in primo a grado a Grosseto, l'11 febbraio 2015, a 16 anni di reclusione e un mese di arresto.
Secondo quanto emerge, sarebbero questioni logistiche, legate a motivi di capienza e di allestimento di un'aula idonea, ad aver suggerito di rimandare a tempi successivi la data di inizio dell'appello annullando la prima scelta fatta. Ciò, secondo quanto appreso, anche in considerazione della consistente presenza di massmedia a questo processo e della necessità di organizzare gli spazi necessari.
Nel nuovo palazzo di giustizia fiorentino la corte di appello dispone di numerose aule per i suoi processi, anche grandi e attrezzate ma la prima sezione penale valuta se realizzare il processo a Schettino in aule solitamente destinate alla corte d'assise, che sono le più ampie dell'edificio. Le ipotesi, però, fatte finora andrebbero a incrociare, nel calendario, date di udienze di altri processi, anche del tribunale. Di qui la necessità di spostare l'appello di Schettino a tempi successivi ad aprile quando l'aula, che poi sarà ritenuta adeguata, non risulti impegnata da altri processi. Peraltro a Grosseto l' intero processo di primo grado è stato tenuto in un teatro.