Cartelli e striscioni per protestare. I proprietari delle case sequestrate dalla Procura di Torre Annunziata a Sant'Agnello protagonisti di un servizio di Striscia la Notizia. Raccontano alle telecamere le loro storie. "Sono uno stagionale, con l'emergenza Covid ho perso anche il lavoro e non so più come fare" è uno dei proprietari che sta manifestando da tempo fuori ai cancelli del complesso sotto sequestro, da pochi giorni prima dell'inaugurazione. Il caso scoppiato a fine febbraio subito prima del taglio del nastro. Per la magistratura quell'intervento di housing sociale è abusivo, il progetto gemello di quello che si sarebbe dovuto realizzare nell'ex fabbrica della Cirio a Castellammare. Dietro l'operazione lo stesso progettista Antonio Elefante. Ma a Castellammare l'inchiesta è su un progetto restato sulla carta, a Sant'Agnello le case già ci sono e c'era chi aveva anche portato nel suo nuovo appartamento i mobili. "Ho tutto lì dentro" indica un altro intervistato, che aggiunge "ora vivo da mia sorella, siamo in sei". È la stessa Hunziker da studio ad aggiungere: "Sono cominciati anche i saccheggi, noi speriamo che queste famiglie possano entrare nelle loro case". Ma si dice fiducioso nella magistratura il sindaco del comune arrivato alla ribalta nazionale, Sagristani rassicura: "Si risolverà tutto". Intanto la magistratura ha sequestrato i 53 appartamenti, 67 parcheggi residenziali interrati, una serra didattica e svariati volumi pertinenziali. Una cementificazione realizzata dove fino a quattro anni fa era un vasto agrumeto. L’iniziativa della Procura della Repubblica nasce nell’ambito di una inchiesta avviata da tempo e relative a presunte irregolarità nei provvedimenti rilasciati dal Comune e dalla Soprintendenza che autorizzarono le ruspe. Un'inchiesta ancora in corso.
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