LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Castellammare

Casa del Fascio, diecimila euro per sorvegliare l'edificio. Il centrodestra: "Scelta una ditta con scheletri nell'armadio"

I cinque consiglieri di opposizione annunciano un'interpellanza urgente: "Troppi affidamenti diretti"

di Redazione
Casa del Fascio, diecimila euro per sorvegliare l'edificio. Il centrodestra:

Diecimila per un sorvegliare la Casa del Fascio nel mese di agosto. Soldi che da Palazzo Farnese arriveranno ad una ditta privata scelta con un affidamento diretto con il compito di controllare che nessuno danneggia la struttura appena restaurata in cui dovrebbe essere trasferita la Biblioteca comunale. Un’operazione sicurezza che non convince il centrodestra. I cinque consiglieri di opposizione che annunciano un’interpellanza urgente. “Nonostante i nostri appelli, l’amministrazione comunale del centrosinistra continua a peccare di trasparenza con affidamenti diretti a pioggia. Pochi giorni fa è stato affidato in maniera diretta il servizio di sorveglianza del Palazzo del Fascio a una ditta di Napoli che avrebbe più di uno scheletro nell’armadio”. Così i consiglieri comunali dell’opposizione di centrodestra a Castellammare di Stabia Vincenzo Ungaro, Antonio Cimmino, Gaetano Cimmino, Massimiliano De Iulio e Antonio Marino. “Nelle ultime ore – hanno continuato i consiglieri – abbiamo appreso con stupore che, stando alla determina n. 65 del 2 agosto 2016, è stato affidato in maniera diretta il servizio di sorveglianza non armata presso l’ex Casa del Fascio da destinare a sede della biblioteca comunale. Si tratta di quasi 10mila euro concessi a una società con sede a Napoli che dovrà effettuare il servizio fino al 3 settembre prossimo. Ancora più curioso il fatto che nella determina il costo dovrebbe essere in totale di 9.662,40 euro ma questo, si sottolinea nel documento, ‘fermo restando che la quantificazione esatta dell’importo del servizio sarà quantificata all’atto della fine del servizio’. E c’è da giurarsi che l’importo, in questo modo, lieviterà e staremo a vedere di quanto”. Poi il discorso della minoranza si allarga ai meccanismi complessivi con cui gli uffici di Palazzo Farnese selezionano le ditte esterne. “Ci chiediamo come queste ditte vengono scelte, se esiste un albo dei fornitori, una short-list alla quale sono iscritte le aziende, oppure se tutto dipende sono dalla discrezionalità dei dirigenti o, cosa che sarebbe ancor più grave, della politica. Tralasciando per un attimo la questione dei lavori, che tengono in ostaggio i commercianti costringendo anche uno di essi alla chiusura, e l’ovvia necessità di scongiurare intrusioni e danni alla struttura, c’è da capire come si è arrivati a questo affidamento, quali criteri sono stati utilizzati per scegliere la ditta e se è stato valutato attentamente il ‘curriculum’ dell’azienda di Napoli. Così facendo non solo il Comune ha mortificato ancora una volta le professionalità stabiesi, ma ha affidato un importante compito ad un’azienda la cui storia sarebbe stata caratterizzata da indagini per evasione fiscale e licenziamenti. È questo che intende il Partito Democratico quando parla di trasparenza? C’è sicuramente bisogno di un cambio di passo, anche rispetto alle normative che consentono di effettuare tali affidamenti diretti a pioggia. Vigileremo attentamente su questo tipo di procedura, sin d’ora chiediamo che vengano resi noti albi fornitori e short-list e nelle prossime ore presenteremo un’interpellanza urgente alla quale dovranno rispondere i rappresentanti dell’amministrazione comunale”.


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07-08-2016 16:37:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA