LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Casa confiscata al boss D'Alessandro, scattano i controlli nel cuore di Scanzano

Il comune di Castellammare dovrà decidere la destinazione a fini sociali

di Redazione
Casa confiscata al boss D'Alessandro, scattano i controlli nel cuore di Scanzano

Una casa confiscata al clan D'Alessandro nel cuore di Scanzano. Scattano i controlli a via Eremitaggio e il comune dovrà comunicare all'Agenzia nazionale quale destinazione avrà l'appartamento sequestrato al boss. Arriva ad una svolta decisiva un lungo iter, cominciato dieci anni fa, con i provvedimenti giudiziari nei confronti di Pasquale D'Alessandro e dell'impero economico costruito dalla cosca stabiese con gli affari illeciti. L'appartamento è di 110 metri quadri e alla fine della settimana prossima saranno gli agenti della Polizia Municipale, guidati dal comandante Antonio Vecchione, a dovere relazionare sullo stato in cui si trova e a dovere procedere allo sgombero, in caso fosse ancora occupato abusivamente da qualcuno. La lunga strada che ha portato all'acquisizione del bene allo Stato che, a sua volta, lo destinerà al comune, è cominciata nel febbraio del 2007 come conseguenza di una sentenza di condanna del Tribunale di Torre Annunziata. Grazie alla legge sui beni confiscati il comune di Castellammare ha già affidato due immobili sequestrati alla camorra quest'anno. Ultimo, in ordine di tempo, l'ex bar di fronte alla Cassa Armonica che diventerà uno sportello anti-racket. Ma il primo caso in assoluto riguarda la struttura a Santa Caterina che è diventata, grazie ai volontari dell'Ashram, un centro di accoglienza per migranti. In corso, invece, c'è l'assegnazione di una casa sulla Panoramica destinata alle donne che hanno subito violenza e non sanno più dove andare. 


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24-09-2017 12:28:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA