Capri invasa dalle barche, gli ambientalisti lanciano l'allarme. È d'accordo il senatore dei Cinquestelle La Mura: "Oggi l’Isola di Capri sta attraversando un momento delicato, l’aggressività dell’uomo sta mettendo a rischio la sua stessa sopravvivenza. Le foto delle barche ancorate lungo le coste e nelle calette, apparse sui social in questi giorni, ci fanno capire che bisogna agire in fretta.
Si è parlato molto, infatti, dell’ allarme lanciato recentemente da Legambiente circa il numero impressionante di barche presenti nelle acque antistanti l’isola di Capri e che non solo costituiscono un rischio per l’ecosistema marino, ma fanno anche parte di una tipologia di turismo mordi e fuggi che non porta alcun beneficio al sistema economico locale”. A dirlo è la senatrice Virginia La Mura, capogruppo M5S in Commissione Ambiente.
“Fortunatamente cittadini, imprenditori e amministratori comunali - continua - sono pronti per regalare a se stessi e alla loro isola una grande opportunità grazie all'istituzione dell'area marina protetta. L’iter è stato avviato più di un anno fa, lo studio naturalistico realizzato dal Ministero all’Ambiente con il supporto dell'ISPRA è concluso. Bisogna compiere un ultimo e decisivo passo, il completamento dello studio socio-economico e l'accordo tra le parti sociali. Sono certa che gli abitanti dell'Isola hanno ben chiaro che l'istituzione del Parco marino costituirà per tutti la strada migliore per garantire un futuro all’isola. La tutela della Natura e la gestione sostenibile delle attività economiche e sociali è oggi la corsia preferenziale per il futuro.
Lo stesso Ministro Costa, con l’istituzione delle Zone Economiche Ambientali nei parchi nazionali, ha voluto contribuire al miglioramento della qualità della vita degli italiani. Con i primi 40 milioni di euro dedicati alle attività imprenditoriali che si svolgono nei parchi nazionali inseriti nel decreto rilancio, si apre un nuovo capitolo post Covid che guarda agli spazi naturali tutelati come motore economico. Spero che le ZEA siano presto istituite anche nei parchi regionali e nelle oasi per far in modo di dimostrare sempre più come salvaguardia ambientale e economia possono e devono andare di pari passo”.
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