GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Capri, cancellata l'area marina protetta: scatta la protesta

Dall'isola parte l'appello al governo e al ministro Costa

di Redazione
Capri, cancellata l'area marina protetta: scatta la protesta

A Capri l'hanno presa proprio male. Scavando nella mole di documenti del faldone della Legge di Stabilità, tra gli emendamenti ritenuti dal governo di prioritario interesse e che verranno discussi in questi giorni dal Parlamento è scomparsa l'istituzione dell'Area marina protetta dell'isola. A scoprirlo un assessore comunale, Paola Mazzina, che si rivolge direttamente al ministro dell'Ambiente, Sergio Costa: "ci sono dichiarazioni d'intenti manifestate più volte pubblicamente dal ministro e rassicurazioni ricevute direttamente da lui. Ebbene nell'attuale versione del disegno nessuna traccia" dell'Area marina. Ma perchè sarebbe stato invece importante fissare per legge quello che a Capri si ritiene un impegno molto importante? "Perché - dice l'assessore - il patrimonio naturalistico e ambientale costiero e marino dell'Isola di Capri è stato nuovamente condannato a rimanere ostaggio dell'incontrollata aggressione selvaggia, al contrario di quanto è stato già fatto per altre realtà limitrofe". In questa vicenda, peraltro, "in ballo ci sono potenti interessi che cercano di ostacolare il raggiungimento di questo obiettivo.
Al ministro Costa, che nella vita ha agito a presidio della legalità, mi appello con tutte le mie forze affinché ci aiuti a sconfiggere questi interessi per la salvaguardia del nostro mare".
A cosa possa servire l'area marina protetta lo ricorda anche il sindaco di Capri, Marino Lembo: "di fronte ai fenomeni che vanno sempre più sviluppandosi di sovraffollamento di imbarcazioni private e charter che provengono dalle varie località del golfo, diventa sempre più urgente e impellente dotarci di uno strumento che permetterebbe di salvaguardare quell'ecosistema dell'isola che rappresenta un patrimonio non solo della nostra comunità ma del mondo intero". E, per essere ancora più chiari sull'utilità dell'area, aggiunge Lembo, bisogna sempre ricordare che "il nostro territorio va salvaguardato e tutelato dall'affluenza indiscriminata e sempre più crescente delle imbarcazioni dei turisti attratti dalle bellezze e dal mare di Capri, vista come luogo da sfruttare e non da preservare, senza tener conto delle regole che già esistono. Dotandoci dell'area marina protetta che oggi ci viene negata, si potrebbe avere un turismo rispettoso dell'ecosistema e quindi la tutela della nostra costa e delle sue bellezze naturali".
Anche per Federalberghi, attraverso le parole del presidente Sergio Gargiulo, la priorità è "proteggere l'isola di Capri dalle scorrerie e dall'arroganza di pirati del mare che scorrazzano nei pressi delle nostre coste in barba alle più elementari norme di civiltà e di sicurezza". Certo che Capri non intende arrendersi. Tra le azioni clamorose cui si sta pensando quella di organizzare a Roma una seduta del Consiglio comunale con all'ordine del giorno la salvaguardia del mare intorno all'isola.
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14-12-2019 17:35:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA