Un altro mese di attesa, poi comincerà la campagna a tappeto. Il vaccino contro il Covid-19 in Campania sarà disponibile dal 15 gennaio. Dal 12 inizieranno le simulazioni della campagna nelle cinque province. L’Unità di Crisi è al lavoro dallo scorso 23 novembre per l’elaborazione e l'organizzazione che ormai è alla parte finale.
Dopo la prima riunione a Palazzo Santa Lucia dei Direttori Sanitari delle Asl e Ospedali si delinea il programma di somministrazione delle prime dosi tra poco più un mese. Il vaccino contro il Covid-19 in Campania sarà disponibile il 15 gennaio.
A Napoli i rappresentanti delle diverse aziende sanitarie e ospedaliere coinvolte nella campagna di vaccinazione hanno già partecipato ad una riunione operativa presso la sede della Regione in vista della scadenza ormai prossima dell’approvvigionamento. Dal 15 gennaio arriveranno i vaccini della Pfizer, che richiedono super frigoriferi in grado di conservare le scorte a -80 gradi. Non sono ancora stati resi noti tutti i criteri di selezione dei destinatari iniziali, salvo operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle Rsa per anziani, persone anziane e in età avanzata. Altri profili saranno indicati. È il Ministero della Salute a gestire direttamente il programma nazionale. Sul territorio regionale vanno invece organizzati la logistica e il protocollo di distribuzione. Per questo, il 12 gennaio si annunciano simulazioni della campagna, una sorta di prova generale per individuare preventivamente e risolvere ogni eventuale criticità”.
La vaccinazione contro il Covid-19 sarà gratuita in Italia. Non sarà obbligatorio vaccinarsi, ma sarà fortemente raccomandato farlo. Il Piano strategico dell’Italia per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 è pronto ed è stato illustrato al Senato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, il 2 dicembre. È stato elaborato da Ministero della Salute, Commissario Straordinario per l’Emergenza, Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa. Tra gli 8 assi portanti del Piano vaccinazione anti-covid-19, Speranza ha indicato il primo nella centralizzazione e gratuità del vaccino. “Il vaccino è un bene comune, un diritto che va assicurato a tutti, indipendentemente dal reddito e dal territorio nel quale ciascuno lavora”, ha affermato Speranza. Quanto al vaccino da somministrare. Individuate le categorie da vaccinare con priorità: operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle Rsa per anziani, persone in età avanzata. “Naturalmente, con l’aumento delle dosi di vaccino – ha specificato il Ministro – saranno sottoposte a vaccinazione le altre categorie di popolazione”.
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