Pensioni troppo basse e anziani non riescono ad andare avanti. Scatta l'allarme della Cgil. "Bisogna ascoltare il lavoro perché in questi anni è stato l'aspetto più penalizzato in questo Paese, così come bisogna ascoltare i pensionati che rappresentano un terzo della popolazione italiana. Hanno problemi molto seri, in Campania 1 milione sotto i mille e il 40 per cento una pensione di 500 euro. C'è il problema della non autosufficienza: chi ospita in casa una persona non autosufficiente lo fa incidendo sul proprio reddito e questa è una grande inciviltà. La campagna elettorale non sospende i problemi dei lavoratori e dei pensionati e sarebbe opportuno che fossero messi al centro del dibattito tra le forze politiche in questa ultima settimana che ci separa dal voto".
Così il segretario generale Spi Cgil Campania e Napoli, Franco Tavella, a margine dell'attivo regionale del sindacato pensionati che si è svolto oggi a Caserta, con la partecipazione del segretario generale Spi Cgil Caserta, Michele Colamonici, della segretaria generale della Cgil Caserta, Sonia Oliviero e del segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci.
"Con l'attivo di oggi dello Spi Cgil - ha detto Ricci - continua il nostro ascolto del mondo del lavoro e, in questo caso, delle pensionate e dei pensionati della Campania, una delle fasce più deboli della popolazione. Siamo qui non solo per ascoltare ma per ribadire le proposte che la Cgil ha presentato al Governo in carica, che poco ci ha ascoltato, e a quello che verrà, per garantire - ha concluso il segretario generale Cgil Napoli e Campania - una maggiore equità sociale a chi più risente degli effetti negativi della crisi che sta attraversando il nostro Paese"