LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Campania in emergenza coronavirus, De Luca: 'Più posti in terapia intensiva, ma chiudiamo i locali dopo le 18'

In un video il presidente della Regione: 'Dobbiamo fermare il contagio'

di Redazione
Campania in emergenza coronavirus, De Luca: 'Più posti in terapia intensiva, ma chiudiamo i locali dopo le 18'

Preoccupa l'arrivo di chi è fuggito dal Nord tornando in Campania per paura del coronavirus. "Stiamo preparando i nuovi posti letto di terapia intensiva, nelle ultime 36 ore abbiamo già attrezzato 50 posti letto aggiuntivi rispetto a quanto avevamo". Spiega il governatore De Luca in una diretta Fb, annunciando anche la sua richiesta a Conte: "Ho mandato stamattina una richiesta al Governo per la chiusura dei locali alle 18. Il decreto di apertura di bar e ristoranti garantendo un metro di distanza è ingestibile, non ha riscontro nella realtà". La movida nel fine settimana non si ferma, i ragazzi si ritrovano nei bar e De Luca chiede di abbassare le saracinesche. "Sabato notte - ha spiegato - abbiamo visto centinaia di ragazzi uno sull'altro nei luoghi della movida. In queste condizioni il contagio è destinato a dilatarsi. Serve una misura netta per bloccare il contagio". Una folla che potrebbe rischiare di vanificare i sacrifici di chi resta a casa. "Stiamo procedendo - ha aggiunto - anche con questa nuova fase in maniera costante, determinata ed efficace sulla prevenzione". Misure che il rientro massiccio di giovani dal Nord potrebbe annullare ragiona il governatore. "C'è stato un punto di svolta in Campania, perché abbiamo registrato centinaia di arrivi dal Nord Italia. Quindi c'è un prima e un dopo questa svolta". Da oggi in poi deve esserci una maggiore stretta. "Oggi - ha spiegato De Luca - in Campania abbiamo in isolamento domiciliare controllato 1318 persone, di queste circa 110 sono positivi al coronavirus. Quindi abbiamo 110 persone contagiate ma per lo più asintomatiche, senza grandi problemi di tosse o di respirazione e il resto circa il 90%, non ha nessun contagio. Abbiamo fatto un lavoro di prevenzione straordinario: per ogni persona contagiata abbiamo ricostruito i contatti avuti, chiamando in media circa 10 persone e collocandoli in isolamento domiciliare per evitare l'espansione del contagio".
"Ora però - ha detto De Luca - siamo in una seconda fase dopo l'ondata di ritorni in Campania. Non dipende da noi e dobbiamo affrontarlo con efficacia operativa e tranquillità. Chi è arrivato dal Nord Italia ha l'obbligo di segnalare all'Asl di appartenenza il domicilio e la presenza sul territorio. Anche in questo caso capiterà che il 90% non risulta contagiato ma chi dovesse essere contagiato rimane a casa, contatta il medico famiglia e se necessario va in ospedale. Quindi anche i nuovi arrivati saranno presi in carico dalle Asl". dal Nord Italia ci hanno creato un problema ma siamo in grado di gestirlo bene, se c'è senso di responsabilità da parte di tutti i concittadini" ha aggiunto De Luca.
"Il problema - ha spiegato - lo risolvereremo, si tratta di decidere se vogliamo risolverlo in due mesi con la diminuzione dei contagi o vogliamo trascinarcelo per mesi e anni. Su questo è decisivo il senso di responsabilità dei cittadini e la preparazione del sistema sanitario. In Campania siamo pronti ad affrontare qualunque emergenza, quindi dico no a preoccupazioni eccessive, ma facciamo funzionare il cervello e riduciamo quasi a zero le relazioni sociali. Sono convinto che usciremo dal tunnel ma dateci una mano ad aiutare le centinaia di persone che lavorano per aiutare le famiglie ed evitare di pagare un prezzo alto sul piano sanitario, umano ed economico". "Ho inviato - ha sottolineato De Luca - anche una disposizione alle Asl per verificare i centri anti-diabete, perché non si possono chiudere. Le prestazioni rinviabili si rimandano di qualche settimana, per il resto la fruizione dei servizi sarà più scaglionata nel tempo. Questo vale anche per centri accreditati e chiarisco che i centri di riabilitazione restano aperti". "Con l'arrivo di centinaia di persone non tutte controllate dal nord Italia, andremo in difficoltà, il lavoro di prevenzione capillare diventa difficile. Se hai 100 persone contagiate puoi contattare 1000 persone che hanno avuto contatti con loro ma se aumentano il lavoro diventa difficile e quindi per marzo ci aspettiamo un picco di contagi in Campania". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in una diretta Facebook.
Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

09-03-2020 16:08:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA