LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Campania, emergenza coronavirus De Luca: 'I contagiati sono 125, pronti ad accoglierne fino a 3000'

Il governatore: 'Dobbiamo acquistare strumenti per la ventilazione', numeri da guerra in Lombardia

di Redazione
Campania, emergenza coronavirus De Luca: 'I contagiati sono 125, pronti ad accoglierne fino a 3000'

"Attualmente abbiamo 125 contagiati in Campania ma abbiamo programmato un incremento di posti in terapia intensiva, immaginando di avere fino a tremila pazienti contagiati, quindi ci stiamo preparando su una linea di assoluta tranquillità". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a Radio Kiss Kiss.
"Lavoriamo - ha detto De Luca - su nuove assunzioni nel settore sanitario per coprire i nuovi posti e per acquistare le tecnologie necessarie. C'è qualche difficoltà su questo, dobbiamo acquisire tecnologie che agevolano la respirazione e forniscono ossigeno e stiamo vedendo a livello di acquisto centralizzato del governo come vanno le cose ma abbiamo anche autorizzato l'Asl a cercare sul mercato dovunque sia possibile attrezzature di questo tipo". Drammatica invece la situazione in Lombardia da cui i contagi si sono diffusi in tutta Italia. "Oggi abbiamo qui al Sacco 23 pazienti intubati in terapia intensiva, però in Lombardia sono più di 500 malati che richiedono la terapia intensiva e la ventilazione meccanica. Ogni giorno ne intubiamo dai 30 ai 50, sono numeri da guerra, questo glielo posso confermare". Così a Sky TG24 direttore della terapia intensiva dell'ospedale Sacco di Milano, Emanuele Catena.
Rispondendo alla domanda su chi siano i pazienti che arrivano alla terapia intensiva, Catena ha spiegato che "entrano pazienti quasi esclusivamente adulti, almeno da noi, anziani e giovani adulti, maschi, sono meno colpite le femmine. I pazienti sono molto critici, sono intubati, connessi a un ventilatore, mantenuti in coma farmacologico, e affinché la patologia si risolva sono necessari molti giorni di degenza. Stare in terapia intensiva dieci o quindici giorni espone poi il malato a tutte le complicanze di lungo termine di una terapia intensiva.
Sicuramente è necessario un periodo di riabilitazione e ripresa prima di tornare alla vita normale".
Commentando poi il lavoro del personale medico, Catena ha spiegato che "in terapia intensiva gli infermieri hanno turni di otto ore, i medici di 12-14 ore, e dopo il turno escono stremati, perché passano gran parte delle ore sotto le tute protettive, con un lavoro molto duro su pazienti molto complessi, pericolosi, delicati, che richiedono anche variazioni di postura per poter essere curati al meglio. Il personale sta veramente facendo di tutto e lo sta facendo al meglio".  
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10-03-2020 15:38:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA