LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




L'inchiesta

Campania, discariche abusive e aziende che inquinano mari e fiumi: 22 sequestri e sanzioni per 100 mila euro

Maxi operazione in tutta la Regione, sigilli anche ad una struttura termale

di Redazione
Campania, discariche abusive e aziende che inquinano mari e fiumi: 22 sequestri e sanzioni per 100 mila euro

Otto discariche abusive di rifiuti scoperte in Campania. Sequestrati complessivamente oltre 32 mila metri quadri in cui era depositata immondizia per sfuggire ai controlli e smaltire a basso costo anche rifiuti industriali e pericolosi. Individuato un mattatoio e una struttura turistico ricettiva adibita a cure termali che scaricavano illegalemente le acque reflue, inquinando il territorio. Ecco i numeri di un'operazione degli uomini delle Capitanerie di porto. Imposte sanzioni per 92 mila euro ad imprenditori, 17 le discariche abusive scoperte e 22 i sequestri in tutta la Regione in meno di un mese. Alcune delle attività avviate sono tuttora in corso, sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, in considerazione della doverosa azione di esame e di verifica degli esiti delle analisi dei campionamenti eseguiti. E' il bilancio delle azioni di tutela dell’ambiente marino e costiero, messa in campo dalla Direzione Marittima della Campania, sotto il coordinamento del Contrammiraglio Pietro Giuseppe Vella, ha condotto un’operazione complessa, denominata “Costa Gaia”, nel periodo compreso tra il 28.01.19 ed il 22.02.19.

Essa ha riguardato l’intero ambito territoriale della regione ed è stata svolta, con un’azione contestuale, da parte di tutti gli Uffici marittimi campani, secondo uniformi procedure operative e ferme restando le più ampie e generali linee di attività che costituiscono la matrice comune del Corpo, per la tutela dell’ambiente marino e costiero e del patrimonio naturalistico.

In particolare, gli obiettivi su cui sono state concentrate le operazioni, sono stati i settori della depurazione da impianti civili/industriali e quello inerente, più in generale, il rispetto della normativa in materia di rifiuti.

L’intensa attività investigativa di polizia ambientale, caratterizzata dalla elevata professionalità dei militari della Guardia Costiera, in ordine agli accertamenti all’uopo effettuati, anche con la collaborazione di tecnici dell’ARPAC, ha consentito di portare alla luce e di reprimere numerosi illeciti, sia di carattere penale che amministrativo, in violazione delle norme in materia di scarichi delle acque reflue e di trasporto ovvero abbandono abusivo di rifiuti, con gravi compromissioni dell’ambiente naturale del suolo e del sottosuolo.

Si riportano, di seguito, i dati salienti dell’attività posta in essere:


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04-03-2019 11:03:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA