Niente pizze e cibo che dai ristoranti arrivano a casa. De Luca conferma lo stop delle consegne a domicilio, non aprendo ad un accordo con i proprietari dei locali in Campania, gli unici fermi in tutta Italia. Al momento il divieto di delivery non viene cancellato. Piuttosto il presidente della Regione ha detto che alle aziende artigiane che sono state costrette a chiudere andranno 2000 euro di bonus a fondo perduto. In conferenza stampa oggi pomeriggio il governatore ha spiegato il motivo dello stop: "Una delle principali sollecitazioni che abbiamo ricevuto riguarda il cibo d’asporto, il trasporto a domicilio di generi alimentari, cibo, pizze. Non lo abbiamo consentito fino ad oggi non per particolare cattiveria. In un comune dell’Avellinese, a Lauro, è accaduto che un negozio di generi alimentari ha fatto la distribuzione domiciliare. Abbiamo verificato che tutta la famiglia che gestiva quell’attività era contagiata. Abbiamo dovuto mettere in quarantena tutto il paese". De Luca ha sottolineato che «è responsabile capire che la Campania è complicata, abbiamo la fascia interna della regione dove non abbiamo una grande densità abitativa ma abbiamo poi interi territori con concentrazione di abitanti spaventosa. Un’ordinanza deve tenere conto della diversa configurazione dei territori. Abbiamo limitato il trasporto domiciliare perché era complicato garantire che avvenisse in condizioni di sicurezza. Ma lo abbiamo fatto anche accompagnando questo divieto con una misura di aiuto: la Regione Campania, non mi risulta ce ne siano altre, ha dato un contributo di duemila euro a tutte le attività impedite dal contagio, le pizzerie sono tra queste". De Luca non esclude di tornare sulla decisione nei prossimi giorni, ma sempre tenendo conto dell'andamento dei contagi.