De Luca ferma i saldi per paura del Covid e i commercianti, che sperano di non dovere affrontare un gennaio nero, fanno scattare la protesta.
"La Regione Campania, preoccupata per gli eventuali assembramenti, ha inteso
convocarci per spostare la data oltre il 10 gennaio. Lunedì ci sarà un incontro su tale questione. Purtroppo per il commercio le file che teme la Regione non si vedono da anni. Non ci aspettiamo grandi numeri dai prossimi
saldi, qualsiasi sia la data". E' quanto afferma Roberta Bacarelli, presidente Federmoda Confcommercio.
"Abbiamo avuto un Natale molto deludente, quei pochi giorni di apertura infatti non hanno neanche
lontanamente risanato il danno subito - aggiunge Bacarelli - Mancando le occasioni sociali, viene a mancare il desiderio di comprare un abito o un nuovo accessorio, non saranno gli sconti a rendere l'acquisto più appetibile.
Gennaio e febbraio sono notoriamente mesi difficili. Ci sono colleghi che pensano di chiudere per i prossimi due mesi, di mettere il personale in cassa integrazione e di rinegoziare i fitti. Questo fa capire che dai saldi ci si aspetta molto poco. Abbiamo subito perdite oltre il 60%. Nel comparto moda le collezioni donna sono state quelle più penalizzate, seguite dall'uomo e in ultimo il bambino che si assesta intorno al 40%. Si pensa che l'andamento dei saldi seguirà questo trend ragione per cui non ci aspettiamo la boccata di ossigeno tanto agognata".
"Sono a rischio di chiusura 1500 negozi, e molto probabilmente a fine febbraio si stima un altro
numero consistente. Sono anni che i saldi non hanno più l'appeal degli anni 80/90. Direi che non sono tollerabili le finte promozioni che fanno male al mercato e sono contro la legge e ciò contribuisce a far perdere il valore della stagione dei saldi che invece dovrebbero tornare ad essere un modo intelligente per far spendere di meno i consumatori ed aiutare le vendite ed i consumi - evidenzia Bacarelli - Queste continue false
promozioni persistenti per tutto l'anno unite al black friday che in America dura un giorno e che qui si è trasformato in tutto il mese di novembre, hanno fatto sì che quella che era la stagione degli sconti, perdesse completamente di significato. I negozianti dovrebbero capire che si dovrebbe riportare i saldi a quello che erano
una volta, allora si che si avrebbero di nuovo le file fuori dai nostri negozi".
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