"Ho visto che si è detto: apriamo ai 40enni. Se nelle altre regioni, Liguria, Veneto, Emilia, vi erano più 80enni e 70enni, quando arriviamo ai 40enni vuol dire che ce ne sono di più in Campania. Oggi dovremmo avere più vaccini di altri, ma se ne sono dimenticati. È una guerra quotidiana per avere la stessa percentuale di vaccini". Lo ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso del suo discorso all'ospedale Sant'Anna di Caserta. "Quindi sento che apriamo le vaccinazioni ai 40enni - ha aggiunto De Luca - ma i vaccini non ci sono. Noi abbiamo fatto delle cose come la vaccinazione delle isoli anche non rispettando alcuni criteri demenziali dati dal commissario nazionale. Ma ricordo che in Campania dobbiamo fare almeno 9 milioni di somministrazioni e ogni mattina sento sul notiziario che arrivano 3, 4, 10, 50 milioni di vaccini. Vorrei dire sommessamente, almeno state zitti e diteci quelli realmente arrivati non quelli che dovrebbero arrivare". "Guardo con terrore alla campagna di somministrazione delle dosi quando sarà finita l'efficacia di questo primo giro di vaccini. Non la sta seguendo nessuno in Italia. Abbiamo fatto la scelta inglese: facciamo le prime dosi almeno e poi chi vivrà vedrà. Ma l'immunizzazione durerà 6, 8 mesi, un anno. Poi bisognerà ricominciare a fare i vaccini ad uno ad uno. Stiamo cercando di fare anche il piano parallelo per le seconde vaccinazioni".
"Abbiamo deciso di vaccinare tutto il comparto turistico alberghiero, perché se saltiamo stagione da maggio salta la stagione turistica e quindi avremo altre decine di migliaia di disoccupati. Proseguiremo anche le aree industriali, in particolare a Caserta dove abbiamo la più grande area industriale della Campania. Caserta ha avuto un'utilizzazione dei vaccini di quasi il 90%, è un'eccellenza. Ora proseguiremo passando alle categorie economiche" continua De Luca. "Già oggi - ha aggiunto - la Campania è l'unica Regione che ha una azienda che si è vaccinata completamente, è l'Eav, l'azienda di trasporto della Campania. Proseguiremo così sperando che arrivino i vaccini e sperando anche che rispetto al vaccino Sputnik l'Aifa si decida a fare una valutazione, perché se avessimo alcuni milioni di vaccini potremmo accelerare la somministrazione".