LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Campania, coprifuoco per bar e ristoranti i commercianti: 'Rischio collasso'

Il presidente Schiavo: 'Gli assembramenti sono nelle piazze, non nei locali'

di Redazione
Campania, coprifuoco per bar e ristoranti i commercianti: 'Rischio collasso'

Bar e ristoranti chiusi alle 23 in tutta la Campania. Il governatore De Luca decide il coprifuoco contro la movida per fermare la diffusione del contagio Covid. Continuano ad essere molto alti i dati sul numero di positivi in regione, ma cresce il malessere tra i commercianti e imprenditori penalizzati dal provvedimento in vigore fino al 20 ottobre. In una circolare esplicativa De Luca spiega che gli ultimi clienti in pub e ristoranti possono entrare alle 23, sia se si siedono ai tavoli sia se acquistano per consumare altrove. Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, commenta così l’ultima ordinanza della Regione Campania che limita gli orari delle attività commerciali: «Ancora una volta ad essere penalizzato è il nostro commercio, senza che nel contempo si trovi la soluzione al vero problema, che è culturale, perché le persone si assembrano non certo a causa dei bar aperti dopo mezzanotte. Questa ordinanza mette in ginocchio la nostra economia, è il colpo di grazia per le nostre imprese. Lo Stato dovrebbe scendere in campo con tutti i mezzi che ha per far rispettare le regole e comminare le giuste sanzioni a chi trasgredisce. Fin qui evidentemente non ci è riuscito. Ribadisco: non sono i ristoranti, ad esempio, che creano assembramenti ma il senso civico delle persone. Chi ci assicura che, una volta chiuso il locale alle 23 o alle 24, le persone non si raggruppino, come già accade, in piazza o per strada?». Le nuove limitazioni mortificano ulteriormente le imprese campane, già provate dal lockdown e dalla crisi economica. «Questa ordinanza - aggiunge Vincenzo Schiavo - crea ulteriori ostacoli alla ripresa dell’economia. Confesercenti critica questa decisione ma è pronta ad eseguirla, naturalmente. Nel contempo pretendiamo, però, di avere immediate risposte su come le nostre attività possono far fronte alle spese. La Regione e il Governo ci dicano, subito, in che modo le nostre aziende, in queste condizioni, riusciranno pagare le tasse, ad affrontare gli impegni con le banche, a sostenere le spese di fitto e di fornitura e ad onorare gli stipendi dei dipendenti».
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06-10-2020 10:00:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA