De Luca avrebbe voluto chiudere la partita per l'estate. E non era il solo tra i governatori a chiedere di votare a luglio. Ma il Capo dello Stato ha firmato il decreto. Le urne in Campania si apriranno in autunno per il rischio che durante l'appuntamento elettorale si riapre il capitolo epidemia da coronavirus. Regionali in autunno con l'ipotesi di un election day che includa anche il referendum sul taglio dei parlamentari. Con questa road map il governo respinge il pressing di Liguria, Veneto, Campania e Puglia sul voto a luglio e rinvia le amministrative in una finestra elettorale che va dal 15 settembre al 15 dicembre. "Prima, non ci sono le condizioni di sicurezza", chiude il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Inca' al termine di un Cdm che viene seguito da un lungo vertice tra il premier Giuseppe Conte, il sottosegretario Riccardo Fraccaro e i capidelegazione della maggioranza: con sul tavolo - oltre alla conferma dell'accordo sulle nomine alle partecipate - il grande tema che divide governo e Regioni, quello delle riaperture.
Con il decreto elezioni il governo proroga i Consigli regionali in scadenza il 2 agosto di ulteriori tre mesi stabilendo che il voto sarà entro i 60 giorni dalla nuova scadenza degli incarichi. Un ulteriore rinvio, a causa dell'emergenza Covid-19, sarà possibile ma superiore ai tre mesi. La decisione arriva proprio mentre Giovanni Toti, Vincenzo De Luca, Michele Emiliano e Luca Zaia tornano alla carica per il voto a luglio, ribadendo "la necessità di garantire agli elettori l'inalienabile diritto a esprimersi nei tempi più rapidi possibili". Ma il problema sicurezza non sta solo nelle elezioni quanto anche nelle settimane precedenti, di raccolta firme per le candidature e di campagna elettorale, spiega D'Inca' lanciando la sua proposta: "un election day tra settembre e ottobre per risparmiare in termini di tempo e risorse".
Il Cdm sul rinvio del voto apre quella che, per Conte, sarà una settimana cruciale. Da un lato il difficile lavoro di coordinamento tra task force, governo e enti locali sulla fase 2; dall'altro la partita a scacchi in Ue che vede il premier, in queste ore, alzare la posta in gioco sulla trattativa. Non escludendo neanche un veto dell'Italia al Consiglio del 23, in caso di accordo non soddisfacente.
Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere