LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il punto

Campania al voto, De Luca favorito dall'epidemia e incognita Cinquestelle

Liste in formazione per il voto a settembre

di Rosa Abagnale
Campania al voto, De Luca favorito dall'epidemia e incognita Cinquestelle

Elezioni regionali, tornate comunali e referendum su taglio parlamentari: a settembre l’Election Day. La data è ancora oggetto di discussione nel confronto tra Stato e Regioni ma sul mese, il Ministero degli Interni si è mostrato irremovibile: settembre sarà protagonista delle tornate elettorali sospese a causa dell’emergenza Covid19. Probabile data il 20 settembre, ma da confermare. Tanti i comuni al voto, ben sette consigli regionali da rinnovare ed un referendum costituzionale da affrontare, quello che prevede il taglio di oltre un terzo del totale attuale dei parlamentari. Appuntamenti che il Ministero degli Interni ha deciso di concentrare in un unico giorno per ottimizzare costi, tempi e risorse. Se le procedure elettorali hanno subito uno freno a causa della pandemia, non è stato lo stesso per tutte quelle strategie politiche e dinamiche di partito caratterizzanti scelte di candidati, liste e schieramenti. La diatriba tra decreti d’emergenza del Governo ed ordinanze regionali, più o meno coerenti con le prime, ha innegabilmente rappresentato una parte significativa della dialettica politica di questo controverso momento storico ed è servita a collezionare argomentazioni da potersi spendere nel confronto elettorale che ci attende. Tra le sette regioni al voto, la Campania. Il presidente uscente Vincenzo De Luca è innegabilmente tra le figure che hanno maggiormente beneficiato, in termini mediatici e politici, di questa emergenza. Una riconferma, quella a cui aspira il governatore uscente, che a gennaio appariva alquanto ostica da realizzarsi ma che oggi sembra sempre più scontata. Linguaggio politico, incisività e prudenza sembrano essere stati i tratti che, stando ai sondaggi, dovrebbero rendere la vita facile a Vincenzo De Luca, impegnatissimo nell’attività di concertazione propedeutica alla presentazione di coalizione e liste. Anche se malvisto dalla dirigenza del Partito Democratico ne sarà espressione, e grazie ai dati confortanti pare essersi scatenata, in queste ore, la corsa delle forze moderate a campane per ritagliarsi uno spazio a suo sostegno. Volano nomi grossi, della Prima Repubblica, che tanto stanno facendo storciare il naso agli esponenti nazionali del centro sinistra ma a De Luca, quest’ultimo particolare, proprio no fa specie. Mastella, Pomicino e De Mita starebbero già muovendosi per stilare liste a sostegno dell’ex sindaco di Salerno. Appare impossibile da realizzarsi, invece, un eventuale accordo con il M5S campano che avrebbe potuto riproporre l’esperimento già in corso a Roma. Sul fronte opposto, un centro destra che vede paventarsi all’orizzonte lo spettro di altri cinque anni di opposizione. Principalmente per la difficoltà di trovare un candidato forte da contrapporre al presidente uscente. Il nome di Stefano Caldoro, avanzato da Forza Italia, appare infatti una scelta assai debole agli occhi degli altri partiti della coalizione di centro destra ed, obiettivamente, scegliere nuovamente lo stesso nome che cinque anni fa è uscito già sconfitto da un primo scontro con De Luca ispira poco anche l’elettore medio di centro destra. Nonostante, quindi, i sondaggi vedano crescere Lega e Fratelli d’Italia in Campania, contando nuovi ingressi nelle proprie fila in fuga dal fuoco amico berlusconiano, Matteo Salvini e Giorgia Meloni pare non riescano ad imporre un proprio candidato autorevole atto a garantire il ritorno del centro destra alla guida della Regione Campania. Un bagliore di speranza si era aperto quando si era avanzata la candidatura del Magistrato Catello Maresca, nome caro dall’opinione pubblica campana, che avrebbe visto l’appoggio unanime di tutto lo schieramento verde-azzurro. Una proposta che giungeva sulla scia della polemica scatenatasi all’indomani della scarcerazione di alcuni boss della camorra detenuti al 41 bis e che aveva visto, tra i volti noti indignati, lo stesso Maresca. Un’ipotesi, però, vacillata nel giro di poche ore, a seguito di una comunicazione a mezzo stampa del pm in cui precisava che non era nelle sue intenzione avviare percorsi politici di professione. Punto e a capo, quindi, per il centro destra campano. Ma la campagna elettorale è ormai inoltrata e domani vedrà Salvini protagonista a Napoli, Nola ed Avellino. Il leader della Lega sarà in Campania per ufficializzare l’entrata nel partito di Severino Nappi e Gianpiero Zinzi, entrambe candidati nell’imminente tornata. Oscuro il destino del M5S campano al quale non restano molte scelte se non quella di andare al voto da solo o, al massimo, col sostegno di liste civiche. In entrambe i casi, per la candidatura a presidente, già da qualche mese starebbe circolando il nome dell’ex Ministro all’Ambiente Sergio Costa. Certo è che sarà un’estate singolare. Una stagione calda che ci vedrà divisi tra le difficoltà imposte dalla convivenza con il Covid19 e le diatribe di una campagna elettorale che promette di non farci annoiare assolutamente.
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04-06-2020 15:58:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA