Campania zona a rischio arancione. La firma del premier Conte arriverà questa notte. Per la regione di De Luca l'inserimento è in una fascia intermedia tra quelle in cui la situazione è più allarmante, come Lombardia, Calabria e Piemonte e le altre dove i contagi sono più bassi. Per chi nella mappa del Covid è collocato in questa fascia intermedia previste restrizioni maggiori oltre quelle in vigore in tutto il Paese. Quindi, da giovedì fino al 3 dicembre, in Campania sarà vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza). Saranno consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, nei limiti in cui la stessa è consentita, e sarà consentito il rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza. Sarà vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune. Definitivamente chiuse le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio. A questo ovviamente vanno aggiunte le misure nazionali come il coprifuoco alle 22, anticipato di un'ora rispetto a quanto avviene oggi e la chiusura dei centri commerciali nei weekend e nei giorni festivi. A determinare l'inserimento della Regione in una fascia piuttosto che in un'altra è l'indice di contagio e i posti nelle Rianimazioni degli ospedali.
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