“Salviamo il reparto di oncologia di Sorrento”. Riparte da qui l’opposizione di Caldoro ora che De Luca ha superato il suo scoglio più alto, quello relativo ai sui guai giudiziari. Lo scontro torna sul merito delle scelte del governatore in materia di ospedale e tagli di strutture. "La sanità campana è sempre più allo sbando". E' quanto sottolinea Stefano Caldoro, capo dell'opposizione in Consiglio Regionale. "E' allarmante la notizia della decisione della Regione di chiudere il servizio oncologico presso l'ospedale di Sorrento. Una decisione che non ha alcun criterio. Unificare i servizi di Torre del Greco, Sorrento e Gragnano e trasferirli in quest'ultima città, tra l'altro in un'area decentrata, arrecherà gravi danni ai pazienti, come ha giustamente sottolineato il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo. Nei cinque anni di amministrazione da me guidata - sottolinea Caldoro - non siamo mai stati favorevoli alla difesa a tutti i costi dell'ospedale sotto casa, questo però non significa eliminare senza criterio servizi fondamentali per pazienti delicati che oggi devono avere una ulteriore preoccupazione: non potersi curare nel modo adeguato". "Nel nostro Piano Ospedaliero avevamo previsto la realizzazione dell'Ospedale Unico della Penisola Sorrentina, da realizzare a Sant'Agnello, un grande presidio al servizio della Costiera, il cui progetto aveva raccolto grandi consensi. Come ho spesso detto, - conclude Caldoro - quando un progetto è buono bisogna copiare, è quello che avrebbe dovuto fare l'attuale amministrazione, invece di compiere l'ennesimo misfatto ai danni dei cittadini della Costiera".