Una foto pubblicata sul suo profilo facebook il 19 settembre scorso dal coach della società scafatese Marco Calvani, e che ritrae due atleti della società salernitana, militante nel campionato nazionale di pallacanestro in A2, mentre si sottopongono a una flebo, ha scatenati a distanza di un mese un vero è proprio terremoto nel mondo del basket italiano.
Certo la foto è emblematica così come il commento dell'allenatore: "Il segreto dei nostri giocatori, ricaricano energie per lavorare meglio. Per un allenatore soddisfazione totale".
Ma sembra che tutto sia abbastanza chiaro e non ci sarebbe nessun doping, questo secondo voci che filtrano dall'interno del club gialloblù, infatti parebbe che i due atleti avrebbero fatto ricorso alle flebo per reidratarsi, dal momento che erano reduci da un virus intestinale; del resto sarebbe stato assurdo che il proprio coach con quella foto rendeva noto un fatto paragonabile al doping.
Non la pensano allo stesso modo la Procura Federale Nazionale Antidoping che ha chiesto 6 mesi di squalifica per coach Calvani, 1 anno a testa per i giocatori e ben 4 anni per il medico sociale e neppure il presidente federale e ex n. 1 del Coni Gianni Petrucci, il quale a sua volta auspica "tempi brevi per l'accertamento della verità, fermo restando l'autonomia della giustizia sportiva".
A seguito di tutto questo clamore e anche in funzione delle richieste della procura federale, la Givova Scafati ha ritenuto di dover convocare per domani alle 16 una conferenza stampa per dire ufficialmente la sua posizione sull'accaduto.