SABATO 23 NOVEMBRE 2024




Il fatto

Bracciante muore dal caldo mentre coglie meloni, imprenditore accusato di omicidio colposo

Colto da malore lavoratore a nero di 55 anni

di Redazione
Bracciante muore dal caldo mentre coglie meloni, imprenditore accusato di omicidio colposo

E' morto per il caldo torrido mentre lavorava sotto una serra per la coltivazione di meloni. Ha avuto un improvviso malore, dovuto all'alta temperatura, ed è deceduto subito dopo. Italiano, cinquantacinque anni, residente con la sua famiglia nel napoletano, lavorava al nero in un'azienda agricola all'estrema periferia di Giugliano. Il fatto è accaduto mercoledì scorso, ma si è appreso solo oggi. Il titolare dell'azienda agricola, un uomo di 50 anni, è stato denunciato per utilizzo di manodopera non in regola, omicidio colposo e violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. Inoltre a suo carico è stata comminata anche una pesante sanzione amministrativa. La salma dello sfortunato bracciante è stata trasferita all'istituto di medicina legale dell'università "Federico II" di Napoli, dove, nei prossimi giorni, sarà eseguito l'esame autoptico. Ad allertare i carabinieri è stata una telefonata giunta al "112". Nell'azienda dove è avvenuto il fatto, oltre al bracciante deceduto, secondo quanto hanno accertato i carabinieri di Giugliano e quelli del nucleo dell'ispettorato del lavoro, c'era anche un altro addetto non in regola.
L'imprenditore agricolo è stato sanzionato anche per irregolarità relative alle norme igienico-sanitarie. La paga media per chi lavora nelle campagne della zona per la raccolta della frutta e degli ortaggi è di appena 40 euro al giorno. Un settore in crisi, quello dell'agricoltura nell'hinterland napoletano (anche a causa della crescente importazione di prodotti dall'estero), dove sono offerte solo retribuzioni da fame per lavori duri. Pochi soldi che però sono contesi ogni giorno da italiani e stranieri. In molti casi sono l'unica entrata per far sbarcare il lunario alle famiglie.
"Un fatto grave che indigna il sindacato. Dove sono i controlli? Bisogna avere più rispetto per la dignità delle persone e del lavoro", ha scritto su twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
 
Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

31-08-2019 21:36:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA