E’ dello scorso 26 febbraio il documento che dà ai dirigenti scolastici la responsabilità della pulizia dei locali scolastici per l’emergenza Coronavirus. Una comunicazione inviata anche al Comune di Boscoreale e al suo sindaco Antonio Diplomatico, che in base al testo non aveva alcun obbligo ad effettuare la sanificazione. Decadono, così, le accuse di Gennaro Langella, ex sindaco e consigliere comunale di opposizione che chiedeva al primo cittadino di sobbarcarsi i costi per la pulizia dei plessi scolastici cittadini. 

L'ordinanza regionale di riferimento è la numero 4 del 26/02/2020, invece il documento è a firma del Dipartimento di Prevenzione Unità di Igiene e Sanità Pubblica che chiede l’attuazione dell’ordinanza del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. L'Asl Napoli 3 Sud chiede così ai sindaci dell'area di competenza di “rappresentare ai dirigenti scolastici di programmare la pulizia degli ambienti”.

Le indicazioni sono precise anche sulle modalità di pulizia e sulle sostanze da usare, delle prescrizioni che secondo l’Asl bastano per poter eliminare i batteri del cosiddetto Coronavirus, il cui nome scientifico indicato dall’ente è SARS CoV-2.

Il virus del Coronavirus risulta inattivato nell'arco di pochi minuti da sostanze specifiche: etanolo (alcool), perossido di idrogeno (acqua ossigenata) e ipoclorito di sodio (candeggina), da utilizzare secondo le dosi consigliate nella stessa comunicazione, protocollata all’Asl alle 14:52 del 27 febbraio, quando ad esempio, a Boscoreale si era in piena polemica su chi avesse la responsabilità di pulire le scuole.

L'uso di questi composti per la pulizia, comporta una conseguente aerazione dei locali di circa tre ore.

Prescrizioni arrivate ai sindaci e puntualmente girate ai dirigenti scolastici. Alla Cangemi, ad esempio, la dirigente scolastica Carmen Guarracino ha richiamato in servizio il personale Ata per la giornata di domani, sabato, dopo la sanificazione affidata alla ditta Disinfex di Scafati.