Dopo la notizia pubblicata questa mattina da parte de Ilcorrierino.com sul giro di vite relativo ai passi carrabili, non sono mancate le reazioni politiche. E a Boscoreale, dove c’è già fermento in vista delle prossime Regionali, Federaziende che ha in Gennaro Langella il suo delegato ha diramato un comunicato stampa.

Langella a Ilcorrierino.com ha spiegato: “Non è stato il Comune a chiedere i soldi, ma la Creset che guadagna in percentuale sugli incassi. Stanno chiedendo soldi per l’occupazione di suolo pubblico che riguardano le tende dei negozi, le vetrine, i motori dei condizionatori e tutto ciò che fa volume esterno, oltre ai passi carrabili”. Gli avvisi di pagamento sono stati circa duemila che, in un comune come Boscoreale, rappresentano una percentuale elevatissima: “Il problema - prosegue Langella - è che il Comune non aveva mai chiesto il pagamento di questa tassa e siccome erano agli sgoccioli dei 5 anni utili prima che la richiesta potesse andare in prescrizione, hanno applicato una vecchia sentenza del 2002 per rientrare nei tempi e che dice che la data da tener presente è quella del timbro dell’ufficio postale e non della ricezione dell’avviso per quanto riguarda gli atti penali”. Così, i cittadini boschesi sono stati beffati: “Invece, la Cassazione con la sentenza 24822 del 9 dicembre 2015 a sezioni unite stabilì che per gli atti amministrativi la data utile è quella della ricezione della notifica, quindi nel momento in cui il contribuente riceve l’avviso e non quando questi viene spedito”. 

Gennaro Langella, consigliere d’opposizione, ribadisce come la procedura da parte dell’amministrazione Diplomatico poteva essere differente rispettando tutti i parametri: “Il Comune avrebbe potuto applicare una sanatoria andando incontro ai contribuenti in buona fede”. Ovviamente, in buona fede si intende coloro che non sapevano che anche un tendone all’esterno di una pizzeria va tassato.