GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




IL DIARIO

Boscoreale ai tempi del Coronavirus. Un nuovo guarito, diminuiscono i casi

L'appello di Annarita Pane: "Servono aiuti ai commercianti cittadini"

di Alina Cescofra
Boscoreale ai tempi del Coronavirus. Un nuovo guarito, diminuiscono i casi

C’è un guarito in più a Boscoreale. Lo comunica il Coc attraverso l’ufficio stampa aspramente criticati sui social per aver ridotto il numero di informazioni. La città ha il diritto di sapere ogni giorno, soprattutto dopo che ieri, nella vicina Scafati, ci sono stati ben 8 casi di positività accertata. Invece, pare che al Comune di Boscoreale vogliano ridimensionare l’impegno. Troppi 20 secondi per cambiare dei numeri in una tabella. Probabilmente si tratta di questioni di rapporti con la stampa, visto che ci sono consiglieri comunali che conoscono nomi di positivi e sospetti positivi e la cittadinanza non ha diritto di avere i numeri dell’emergenza. 

Ad esempio, sono diminuite le persone costrette alla quarantena per violazione dei Decreti. Intanto, un cittadino è rientrato dalla Norvegia e si è autodenunciato. Diversi anche i cittadini che erano impiegati a Londra. 

Quarantesimo giorno di lockdown, ma a Boscoreale come nel resto d’Italia la quarantena non è finita. Nel suo intervento al Senato il Premier Giuseppe Conte ha annunciato un nuovo 

piano economico e la progressiva riapertura delle attività con l’allentamento graduale delle misure restrittive. 

La città è viva nelle ore in cui le attività sono aperte e restano due gravi problemi: l’inciviltà degli automobilisti e la difficoltà nello smaltire i rifiuti.

In via Della Rocca, infatti, le persone continuano a parcheggiare sul marciapiede, come se volessero entrare all’interno dei negozi con le proprie vetture. Pochi passi a piedi, visti gli spazi liberi nel mega parcheggio di piazza Vargas, non farebbero male agli incivili. 

Poi c’è il problema rifiuti gestito malissimo dall’amministrazione Diplomatico. Non è possibile conferire all’isola ecologica, ma la raccolta è zelante e la città rimane sporca. Resta sporca, in realtà, anche dopo il passaggio della rumorosissima spazzatrice nelle prime ore del mattino.

Boscoreale si è risvegliata, però, con l’elicottero dei Carabinieri che sorvolava la città per l’arresto degli uomini che volevano ripristinare l’egemonia del clan Pesacane. L’intervento degli uomini dell’Arma ha portato a stanare i vertici dell’organizzazione. 

I Carabinieri di Boscoreale, guidati dal comandante Massimo Serra, hanno avuto sempre un costante controllo del territorio e in questo periodo, dove non hanno tolto il fiato sul collo alla criminalità, si sono ritrovati anche a gestire il malumore dei cittadini verso le istituzioni. Stamattina un uomo si è recato in caserma perché aveva difficoltà ad ottenere un appuntamento all’ufficio postale con un consulente. Doveva, in questo periodo di difficoltà, svincolare una polizza vita e riscattare il premio, ma nessuno voleva fornirgli un appuntamento. Fortunatamente la questione si è risolta senza ricorrere a una denuncia. I Carabinieri hanno presidiato i confini della città come ogni giorni, a via Settetermini, al confine con Torre Annunziata, c’era un vero e proprio check-point.

A Piazza Pace vigili urbani adibiti al controllo, con un ausiliario che da questa settimana ha ripreso il lavoro affiancando gli agenti.

Oggi, martedì, i negozi di abbigliamento per bambini potevano restare aperti fino alle 14, come disposto dal Governatore De Luca. A Boscoreale ha riaperto, già la scorsa settimana, ‘Baby me’. La titolare, Annarita Pane, racconta come sia stata determinante la mano tesa da parte del proprietario: “Ho ricevuto l’aiuto nelle scadenze dell’affitto del negozio, ma bisogna dire che questa apertura, così concepita, non è del tutto utile. Infatti, le famiglie non comprano vestiti per i bambini perché non si esce di casa e anche le cerimonie sono state sospese. Mi auguro che da questo momento negativo ne scaturisca uno positivo. Il Comune di Boscoreale non ha fornito alcun tipo di aiuto ai commercianti, però mi auguro che ci siano degli incentivi”. Il negozio si trova in via T.A.Cirillo, la cosiddetta via del Popolo. “Una volta questa strada era il fulcro del commercio cittadino, anche prima della quarantena siamo rimasti in pochi”. L'assenza di parcheggi è un deterrente importante per chi vuole fare acquisti, eppure la speranza di Annarita è quella di tutti coloro legati alla propria città. “Mi auguro che alla fine di questa emergenza per il Coronavirus le persone capiscano che è giusto acquistare nella propria città anziché fare compere nei centri commerciali”. Un fattore umano, che va alimentato anche dall’onestà avuta da tanti piccoli commercianti, quelli che potevano restare aperti, che non hanno aumentato i prezzi. 

 


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21-04-2020 19:57:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA