GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




IL DIARIO

Boscoreale ai tempi del Coronavirus. Ore in fila per i buoni spesa

La città si divide tra necessità e mancanza di privacy. La generosità degli imprenditori

di Alina Cescofra
Boscoreale ai tempi del Coronavirus. Ore in fila per i buoni spesa

Nessun nuovo caso di positività e nessun caso sospetto. Stamattina a Boscoreale è iniziata la distribuzione dei buoni spesa gestiti dall’Ambito 30. Per i cittadini boschesi beneficiari sarà una Pasqua un po’ più serena. Non ci saranno la lavanda dei piedi, la Via Crucis, la condivisione di momenti di gioia in famiglia e con gli amici. Almeno, però, ci sarà da mangiare nelle case di oltre 900 famiglie che erano in difficoltà. Fino alle 18 i buoni spesa sono stati consegnati ai beneficiari muniti di carta d’identità, ma si è riuscito a soddisfare le esigenze dei cittadini fino alla lettera E. Il Comune di Boscoreale, rispetto agli altri dell’Ambito, non ha organizzato la consegna a domicilio ma messo degli sportelli. L’Ente guidato da Antonio Diplomatico, quindi, non ha pubblicato i nomi degli aventi diritto, ma la presenza in piazza di numerose persone ha comunque portato alla violazione della privacy. E sui social non è mancata la polemica, ma in una città dove anche alcuni consiglieri comunali sono a conoscenza dei nomi di sospetti positivi non c’è da meravigliarsi.

Numeri della diffusione del Coronavirus restano incoraggianti ma è prevista la chiusura totale, almeno fino al 4 Maggio, di tutte le attività. Come aveva anticipato il Governatore Vincenzo De Luca, i controlli sono serrati. I check point dei Carabinieri della stazione di Boscoreale, guidati dal comandante Massimo Serra, sono dislocati nelle zone confinanti con i paesi limitrofi. In Campania numeri in equilibrio, 4 guariti e 4 decessi nelle ultime 24 ore, 4 persone fuori dalla terapia intensiva ma purtroppo ben 98 nuovi soggetti in isolamento domiciliare, tra persone con sintomi e a contatto con positivi.

La grande catena di solidarietà non si ferma. Gli imprenditori locali Mario e Michele Avino  hanno contribuito con alimenti e beni di prima necessità a rendere meno amara la Pasqua alle famiglie in difficoltà. 

Antonio Aquino ha voluto far dono di un’ingente quantità  di latte a beneficio di tutti i bambini che ne hanno bisogno. Giuseppe Cirillo ha voluto far dono di vari legumi e cereali. Tutta la merce è stata consegnata al parroco don Emilio Ventre che, con rigore, serietà ed equità sta gestendo la distribuzione nel migliore dei modi. 

I soci dell’associazione Percorsi, in particolare la dottoressa Carmela Veltro e Mario Sacco hanno voluto dare un segno di solidarietà offrendo 20 pacchi alimentari alla Parrocchia della Madonna Liberatrice dei Flagelli. 

Nomi di cittadini messi in evidenza dall’ex sindaco Gennaro Langella. Professionisti, imprenditori e gente comune che hanno dato un grande contributo. Peccato che a ringraziarli sia il politico sul proprio profilo Facebook e non il Comune che in quanto a ringraziamenti nei comunicati ha abbondato per ogni minima cosa, molto meno importante dell’impegno di questi cittadini. Speriamo che alla fine di quest’emergenza il sindaco Antonio Diplomatico avrà per loro un riconoscimento. Nel report settimanale il Governatore ha comunicato che da martedì 14 aprile, sul sito della Regione Campania saranno disponibili le domande per richiedere gli aiuti regionali a favore delle famiglie con figli minori disabili, con figli di età inferiore ai 15 anni, per i pensionati con pensioni minime, per i professionisti e per le imprese. Aiuti la cui erogazione è prevista per maggio e giugno

Ritornando alla distribuzione dei buoni, In fila per 5 ore il signor E. racconta: “Eravamo tutti distanti e devo dire che le persone hanno capito che è un momento difficile e un evento eccezionale. Accelerare la consegna dei buoni spesa prima di Pasqua è stata un’ottima cosa. Speriamo solo che presto tutte le attività lavorative riprenderanno. La salute è importante, ma se ci sono le preoccupazioni non è una cosa che si può tenere sotto controllo. Le famiglie sono davvero in difficoltà, il momento è drammatico. Meglio però fare una lunga fila che aspettare a casa che arrivi qualcuno, perché i tempi si sarebbero inevitabilmente allungati. 

 


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10-04-2020 19:10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA