GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




IL DIARIO

Boscoreale ai tempi del Coronavirus. Mascherine, guanti e passeggio tra i rifiuti, qual è il senso?

Città sporca mentre si cercano di rispettare le regole anti Covid-19

di Alina Cescofra
Boscoreale ai tempi del Coronavirus. Mascherine, guanti e passeggio tra i rifiuti, qual è il senso?

Sessanta giorni esatti dall'inizio del lockdown, con la vita della popolazione che è totalmente cambiata in quasi tutto il mondo. Stili, abitudini, modi di fare e di rapportarsi. Il Coronavirus farà riscrivere le regole della prossemica. 

Nel suo piccolo anche Boscoreale sta facendo la sua parte. Una città che nella globalizzazione totale ha contato una vittima per il Covid-19, già affetta da altre patologie. Una donna che la città ha pianto in silenzio, nei giorni del dolore. 

Due mesi dopo, però, per i boschesi c'è da chiedersi cosa è cambiato. Tutti direbbero tutto, eppure ci sono delle criticità che Boscoreale ha soltanto congelato, per poi farle ritornare quasi più evidenti nel momento in cui le persone hanno iniziato a riprendere la loro routine quotidiana. Ormai non si contano gli utenti che sui social raccontano di una città sporca. Ed è vero. Mentre in consiglio comunale si discuterà del piano di ristrutturazione di Ambiente Reale, l'azienda di raccolta dei rifiuti sta lasciando la città nella maniera più indecorosa possibile. A lamentarsi sono gli abitanti dei vicoletti del centro, nei quali, in alcuni casi, non viene effettuata neanche la raccolta quotidiana. Inoltre, restano zelanti gli operatori che non raccolgono una sola busta in più dai luoghi in cui dovrebbero farlo. Un atteggiamento che fa male alla città, causato dai cittadini incivili ma non risolto né dall’azienda che ha partecipazione totalitaria del Comune, né dall'amministrazione che resta in silenzio. 

Giusto, quindi, che il dottor Ariano, che ha preparato il piano di risanamento aziendale, parta proprio dalle responsabilità che hanno i dirigenti di Ambiente Reale per la città sporca, perché non è possibile vivere in un contesto del genere. Non è possibile vivere con la mascherina, con i guanti, disinfettarsi le mani ad ogni movimento e poi calpestare rifiuti sparsi per strada, espirare il tanfo di percolato che si genera da rifiuti lasciati in più angoli della città per giorni. Serve una soluzione drastica e non solo sulla carta, ma nella realtà dei fatti, nel concreto. In quella che è la raccolta, insomma.

Domani, martedì, avrebbe dovuto tenersi il mercato settimanale, ma l'area sarà deserta. Non ci saranno commercianti a occupare la zona riservata alle bancarelle, perché l'apertura dovrà essere per tutti e quindi si attenderà la prossima settimana. Senza favorire chi si sarebbe avvantaggiato vista l'apertura provvisoria per i rivenditori di generi alimentari e di prima necessità.

Va meglio all’ufficio postale, dove il piano attuato dal sindaco Antonio Diplomatico per il distanziamento sociale, ovvero requisire l'area parcheggio di via Vittorio Emanuele, sta dando i suoi frutti. E’ aumentata anche la sicurezza degli utenti.

Non ci sono, invece, le riaperture degli studi medici. Si prosegue con il servizio on-line per le ricette per la prescrizione dei farmaci abituali e si riceve solo su appuntamento. In questo modo si evitano i contatti tra persone, che restano comunque soggetti a rischio, come gli anziani.

Boscoreale è in silenzio anche per quanto riguarda la sospensione di Tosap e Tari. La questione è stata recentemente mossa dall'ex sindaco Gennaro Langella. Ma nella giornata di oggi, i gruppi locali della Lega dei comuni limitrofi hanno segnalato la necessità di sospendere il pagamento di queste due tasse importanti. La sospensione sarebbe un bene anche per un comune come quello di Boscoreale, dove già diversi bar utilizzano il suolo pubblico per poter ampliare l'offerta alla clientela. Mancano, però, delle tabelle ben precise relative ai costi e soprattutto agli spazi fruibili da parte dei commercianti, che potendo contare su uno spazio maggiore possono anche avere, potenzialmente, una clientela superiore al numero consentito negli spazi interni. Fondamentale, quindi, che ci sia un intervento anche in tal senso da parte dell'amministrazione comunale.

Visto che, tra l’altro, sarà chiamata ad approvare il piano per Ambiente Reale ma sarà soprattutto chiamata a vigilare sulle scelte in tema di raccolta per una città sempre più sporca e inadeguata alle esigenze dei cittadini. La colpa, se la situazione continua, sarà di tutti i politici. Uscire in strada, ormai, equivale a un ‘monnezza tour’.

 


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11-05-2020 19:57:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA