GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




IL DIARIO

Boscoreale ai tempi del Coronavirus. Il Coc in silenzio sui numeri per 5 giorni

Ridimensionata la comunicazione per i cittadini

di Alina Cescofra
Boscoreale ai tempi del Coronavirus. Il Coc in silenzio sui numeri per 5 giorni

Ripartire. Sì, ma dove, quando e come. Interrogativi che adesso coinvolgono un po’ tutti, anche in una Boscoreale distrutta più dalla mancanza di risorse economiche che dal Coronavirus. Al punto che il Coc, con una decisione che non rispetta la necessità di essere informata della città, comunicherà i dati sui contagi e sui controlli soltanto due volte a settimana, il martedì e il venerdì. Incomprensibile, come se l’informazione alla comunità dovesse essere centellinata nell’era dell’indigestione da social. Una scelta che al Coc attribuiscono al sindaco Antonio Diplomatico che, rispetto ai suoi colleghi dei comuni vicini, è colui che utilizza di meno la comunicazione. Eppure, all’interno del Centro Operativo Comunale c’è la presenza del capo della comunicazione.

Il geometra Giuseppe Ametrano spiega che in questa situazione “in cui i numeri sono così bassi, potrebbero essere fuorvianti”. Una scelta che sarebbe stata comprensibile alla fine del lockdown, ma non in questa fase al 20 aprile, quando le persone hanno il diritto di conoscere i contagi ogni giorno, i casi sospetti e anche chi è in quarantena e per quali motivi. Se tutela della salute deve essere bisogna dare a tutti l’opportunità di tutelarsi sapendo se nella sua città i casi aumentano o diminuiscono. 

Gennaro Langella, ex sindaco della città, di fronte alla decisione di ridurre le comunicazioni, commenta: “E’ un disastro, la popolazione è completamente abbandonata a se stessa”.

Proprio attraverso Facebook un utente si lamenta dell’impossibilità di contattare il Comune per i buoni alimentari e nei commenti c’è un corollario di accuse all’amministrazione. Qualcuno ha anche minacciato di denunciare per la mancata consegna dei buoni. Di certo, non è stato inviato nessuno della protezione civile a consegnare i buoni a casa a chi non li aveva ritirati. Eppure, gli uomini a disposizione ci sono, oltre una decina. Un’altra persona accusa pubblicamente che sia moglie che il marito hanno effettuato la domanda, però bisognerà capire se fanno ancora parte dello stesso nucleo familiare. 

Ieri è stata completata la consegna dei tablet agli alunni della Dati da parte della Protezione Civile.

La giornata di pioggia ha reso ancora più silenziosa la città. A Boscoreale, in mattinata, i vigili urbani erano in Piazza Pace per i controlli. I dati, però, non sono stati comunicati. Neanche quelli.

Si attende la riapertura delle attività. Ad esempio, negli quasi 40 giorni di lockdown, a Boscoreale si è scoperto che c’è il rischio contagio in tutti i posti, tranne che all’esterno dell’ufficio postale, dei supermercati e durante la distribuzione dei buoni alimentari. 

La fila all’unico postamat del Banco San Paolo viene smaltita dalla possibilità di prelevare anche nelle tabaccherie, come accade da Russomanno che senza commissioni consente di poter avere contanti dalla banca attraverso i suoi dispositivi con il passaggio della carta di credito o del bancomat.

Proseguono i lavori di ristrutturazione della scuola Cangemi con lo scavo nel piazzale principale che ha avuto la supervisione in mattinata anche dell'ingegnere responsabile del’opera.

Grande lavoro, invece, per chi si occupa di riparazioni di dispositivi elettronici e pc, soprattutto per chi non ha conoscenze informatiche e deve organizzare i propri figli per le videolezioni.

 


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20-04-2020 19:34:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA