GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




CORONAVIRUS

Boscoreale ai tempi del Coronavirus. Diplomatico prepara la prima ordinanza anti-fumo d'Italia

Grande lavoro per la sanificazione, funziona la Protezione Civile. Negativo un tampone

di Alina Cescofra
Boscoreale ai tempi del Coronavirus. Diplomatico prepara la prima ordinanza anti-fumo d'Italia

La prima domenica in quarantena è arrivata, con il bel tempo a fare da contorno. Un'aria primaverile che ha rincuorato gli animi. Ma è stata una domenica intensissima nella lotta al Coronavirus. Altro che video, il sindaco di Boscoreale, Antonio Diplomatico, ha dimostrato di essere pronto ad ogni decisione pur di tutelare la sua gente. 

CONTAGI - Resta fortunatamente fermo a zero il numero di contagi in città. L’ultimo tampone praticato all’ospedale di Nola, su un uomo 50enne deceduto per altri motivi, ha dato esito negativo. Gli autodenunciati di rientro dal Nord invece sono saliti a 24. Tutti si sono messi in isolamento volontario.

NUOVE ORDINANZE - Il sindaco Antonio Diplomatico è impegnato in un vero e proprio tour de force. Encomiabile, in prima linea, non si arrende. L’orgoglio della sua famiglia, ma di tutti i cittadini che hanno a cuore Boscoreale. Non è sorretto da uno spirito politico ma la sua è diventata una missione. Gli assessori a turno lo aiutano, la domenica di impegno e sacrificio è stata notevole anche per Ida Trito, in prima linea nella collaborazione con il Coc. Stamattina il primo cittadino, anche grazie alle sue competenze e conoscenze di medico, ha deciso di mettersi in contatto con un virologo per avere una percezione certa della trasmissione del virus attraverso il fumo espirato dai fumatori in strada. Boscoreale potrebbe essere la prima città d’Italia ad emanare un’ordinanza che vieta di fumare in strada. Lo stesso presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha già dichiarato che la nuvola di fumo sprigionata può essere veicolo del virus.

PROTEZIONE CIVILE - Funziona il servizio di Protezione Civile che prima dell’emergenza non era stato attivato. Diversi impiegati comunali fanno parte del corpo e devono dare il loro apporto. Il geometra Luigi Di Martino, appartenente all’ufficio tecnico, ieri si è sottoposto a una giornata massacrante, mettendosi lui stesso alla guida del furgone che ha girato la città in lungo e in largo, anche nelle zone periferiche. Fino alle 2 di notte, lui ed altri uomini, con a seguito il vicesindaco Francesco Faraone sono stati impegnati nella sanificazione di tutte le strade. Due giri completi della città, il primo con una sanificazione effettuata all’altezza di oltre due metri con un uomo che vaporizzava le strade cittadine. Il secondo giro effettuato con un getto a pochi centimetri dal manto stradale. Nei prossimi giorni la sanificazione sarà ripetuta.

VOLONTARIATO - In tanti hanno richiesto di iscriversi al volontariato. Al Comune si stanno organizzando. Gli stessi dipendenti che fanno parte anche della protezione civile si occupano del servizio di consegna farmaci ad anziani e disabili. Il Coc si sta adoperando anche per l’innesto di nuove figure di volontari, ma si sta cercando la formula più adeguata per la tutela della loro salute. E’ il segnale che il comune di Boscoreale in questi giorni non sta lasciando nulla al caso.

POLITICA - L'emergenza Coronavirus ha portato la pace politica a Boscoreale. L'ex sindaco ed ex consigliere comunale di opposizione Gennaro Langella è stato invitato a collaborare dal Vicesindaco Francesco Faraone. L'intervento di Langella si limiterà a dare tutto il supporto possibile in questa fase di emergenza. In pratica, vengono deposte le armi. Langella ha proposto un piano in nove punti, diversi dei quali già erano all’attenzione del sindaco e che domani mattina vedranno un incontro in comune per sancire il ‘patto del Covid’.

LA QUARANTENA - A Boscoreale, la domenica è stata senza profumo. La domenica è il giorno della settimana in cui le famiglie si riuniscono, le nonne preparano il ragù, le polpette per i nipoti. Oggi no, tanti nonni sono rimasti soli e la tristezza è stata in parte cancellata da videochiamate. Pochissime auto in giro, le poche persone a piedi si limitano a fare la fila con una distanza che supera il metro all'entrata degli esercizi commerciali. 

La zona rossa ha fatto perdere di vista il calendario, tra pochi giorni ricorre San Giuseppe e le zeppoline sono un piacere che nessuno vuole negarsi, con le pasticcerie chiuse sono i panifici a venderle ai clienti. Quelle del fornaio Massimo Aquino hanno avuto anche un ottimo gradimento sui social nel dopo pasto domenicale. 

In mattinata, in piazza Vargas due vecchietti su una panchina e una coppietta. Sprovveduti con e senza mascherina. I controlli, però, sono serrati e funzionano bene, ma è impossibile presidiare costantemente ogni punto.

Alle 12 in Piazza Vargas è risuonato l’Inno di Mameli, tra gli applausi delle persone che erano sui balconi accanto al grattacielo da dove partiva la musica. Alle 15, a via De Falco, invece ha risuonato l’inno del Savoia, datato 1933, in occasione dell’orario di inizio delle partite della squadra di Torre Annunziata. 

Alle 19,30 via Sottotenente Ernesto Cirillo diviene un karaoke, grandi e piccini intonano ‘Io sono un italiano’, di Toto Cutugno. 

I SOCIAL - I social sono diventati un vero luogo di ritrovo. Lontani ma uniti, come recita il motto del premier Giuseppe Conte. I diversi gruppi locali organizzano flash mob, ci si dà appuntamento per cantare insieme. Dall'Inno di Mameli ad Abbracciame ad un tratto le strade si riempiono di musica. Stasera l'appuntamento è per le 21, case al buio e una candela accesa. 

L’OSPEDALE - Chiuso il pronto soccorso dell'ospedale di Boscotrecase, che diventa snodo del vesuviano di tutti i pazienti affetti da Covid-19. Mercoledì prossimo, però, l’ospedale Mauro Scarlato di Scafati avrà 88 posti in più tra degenza e terapia intensiva. Attualmente il nosocomio scafatese, funzionante solo in alcuni reparti tra i quali pneumologia, conta 7 posti di terapia intensiva, se ne aggiungeranno altri 9. Per la degenza sono previsti 62 posti, allestiti con apparecchiature portatili. La nuova scommessa potrebbe essere quella di trasferire anche radiologia snellendo l’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.   

 


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15-03-2020 19:59:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA