SABATO 23 NOVEMBRE 2024




Il fatto

Bombe e terrore a Scafati, incastrati sei uomini del clan Matrone: arrestato il genero del boss e un suo colonnello

In cella Giuseppe Buonocore e Vincenzo Nappo con altri quattro complici

di Redazione
Bombe e terrore a Scafati, incastrati sei uomini del clan Matrone: arrestato il genero del boss e un suo colonnello

Genero e colonnello del boss accusati di essere i registi del terrore a Scafati. Ganno un nome i responsabili di una sequenza di attentati e raid per imporre il pagamento del pizzo a imprenditori e commercianti. E' di sei ordinanze di misure cautelari personali, quattro in carcere e due ai domiciliari, il bilancio dell'operazione antimafia messa in atto stamattina nella città del salernitano.
I sei uomini sono gravemente indiziati di concorso in tentate estorsioni aggravate, reati in materia di armi e stupefacenti, danneggiamento e ricettazione, tutti commessi con l'aggravante di aver agito con metodo mafioso e per agevolare sodalizio di tipo mafioso. L'operazione è scattata in seguito agli attentati ad attività commerciali commessi anche mediante l'utilizzo di ordigni esplosivi a Scafati a partire dal giugno 2017. Si è appurata la responsabilità degli indagati in riferimento a tre tentativi di estorsione avvenuti tra i mesi di agosto e dicembre dello scorso anno ai danni di un imprenditore dell'area scafatese. I soggetti avevano tentato le estorsioni facendo riferimento all'appartenenza al clan Matrone, ostentando la disponibilità e utilizzando armi e materiale esplosivo. Nel corso delle indagini sono state sequestrate armi da sparo e ordigni esplosivi di fattura artigianale classificati come micidiali nonché un chilo di sostanze stupefacenti.
Tra gli arrestati spiccano quelli del 44enne Giuseppe Buonocore e del 70enne Vincenzo Nappo, rispettivamente genero e braccio destro già ritenuto vicino al pregiudicato per reati di camorra scafatese Francesco Matrone, il capo dell'organizzazione attualmente detenuto nel carcere di Milano Opera. I carabinieri hanno anche dato esecuzione a più di 30 decreti di perquisizione domiciliare per la ricerca di ulteriori fonti di prova a carico degli arrestati e degli altri indagati, a vario titolo, coinvolti.
Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

09-05-2018 16:54:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA