LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Bollette acqua, al via le nuove tariffe Gori: aumento di un euro al mese

Il via libera dall'assemblea dei sindaci

di Redazione
Bollette acqua, al via le nuove tariffe Gori: aumento di un euro al mese

Dopo annunci e rinvii arriva il via libera alle nuove tariffe per le bollette dell'acqua sotto la sigla Gori. Secondo una proiezione fatta si tratterebbe di un aumento che inciderà su ogni famiglia dei comuni tra la provincia di Napoli e Salerno di un euro al mese. Un punto di incontro tra la richiesta del gestore e i comitati dell'acqua pubblica che ritengono già troppo alta l'attuale bolletta. La seduta del Consiglio di Distretto Sarnese Vesuviano, svoltasi venerdì 6 agosto ha disposto l’approvazione delle tariffe del gestore GORI per il quadriennio 2020-2023. La pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato che, annullando la delibera n.104/2016 di Arera relativa allo schema tariffario del periodo 2012-2015, aveva costretto a sospendere la precedente seduta per dare la possibilità agli uffici dell’Ente Idrico Campano di valutare le conseguenze del provvedimento sullo schema tariffario in discussione. L’assise guidata da Felice Rainone, dopo la relazione introduttiva del direttore Vincenzo Belgiorno, ha accolto, all’unanimità dei presenti, la proposta che non sancisce incrementi per il biennio 2020-2021. Nel quadriennio complessivo di riferimento 2020-2023 è previsto un aumento del 2,4%. Tale percentuale, che corrisponde ad un valore inferiore ad 1 euro al mese per i consumi tipici di una famiglia di 3-4 persone, potrà essere ridiscussa nella revisione prevista a fine 2021. Un risultato importante se si prendono in considerazione gli incrementi tariffari presenti nella proposta iniziale del gestore GORI ad ARERA che prevedeva aumenti pari cumulativamente all’8,12 % nel biennio 2020-2021 ed al 19,2% nel quadriennio complessivo di riferimento tariffario 2020-2023. Tale risultato è stato reso possibile grazie ad un difficile lavoro di predisposizione tariffaria da parte dell’Ente Idrico Campano e dall’opportuna valorizzazione di un investimento complessivo per il miglioramento del servizio idrico che ammonta a 350 milioni di euro. A questi bisogna aggiungere i 14 milioni di euro relativi al conguaglio frutto dell’aggiustamento tariffario del quadriennio 2012-2015 stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato. Un risparmio ulteriore per i cittadini del Distretto Sarnese Vesuviano. La sfida proposta dall’EIC ed accettata dal gestore è quella di ottenere il risanamento definitivo del territorio attraverso un utilizzo efficace delle risorse pubbliche, intervenendo sugli allacci abusivi, sulla riduzione delle perdite in rete, sui risparmi energetici, sulla riduzione della produzione dei fanghi di depurazione, su una gestione complessivamente più sostenibile grazie alle dimensioni raggiunte per effetto del trasferimento delle opere regionali. Grazie al lavoro degli ultimi anni rivolto al definitivo trasferimento delle opere infrastrutturali del Distretto Sarnese Vesuviano al gestore GORI, si intende ottenere un servizio efficace ed efficiente, nel rispetto delle prescrizioni dell’Autorità nazionale ARERA, facendo finalmente rientrare il costo in parametri di economicità inferiori alla media nazionale ed in linea con quelli campani. «È un un risultato che gratifica il lavoro svolto in queste difficili settimane - dice il Coordinatore del Distretto Felice Rainone - e rappresenta il massimo traguardo possibile nelle condizioni date. Abbiamo scongiurato il rischio di aumenti significativi che erano previsti nella proposta iniziale del gestore. Abbiamo scongiurato un’eventuale rideterminazione della tariffa da parte di ARERA in termini peggiorativi per gli utenti. Se le tariffe non fossero state approvate oltre ad aprire la strada ad aumenti molto più consistenti, avremmo perso anche i finanziamenti, indispensabili per lo sviluppo in chiave moderna ed efficace del Servizio Idrico di questo territorio. In questo modo assicuriamo invece la continuità della gestione sul territorio e la possibilità di usufruire di investimenti pari a 350 milioni di euro di cui 170 non a carico della tariffa a fronte di un incremento tariffario minimo per il periodo 2020-2023».
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06-08-2021 17:46:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA