DOMENICA 08 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Bimbo ucciso a otto anni, agenti al processo al patrigno e alla mamma: "Giuseppe era a torso nudo e pieno di lividi"

Valentina Casa, di Massa Lubrense, accusata di comportamento omissivo

di Redazione
Bimbo ucciso a otto anni, agenti al processo al patrigno e alla mamma:

Era sdraiato sul divano. A torso nudo e con il corpo pieno di lividi. Hanno descritto nei minimi particolari l'agghiacciante scena che si sono trovati davanti quel tragico 27 gennaio, nell'abitazione di Cardito dove, appoggiato sul divano c'era il corpo esanime e pieno di lividi del piccolo Giuseppe. Sono stati ascoltati gli agenti della Polizia di Stato intervenuti sul luogo del delitto, oggi, nel Tribunale di Napoli (terza Corte di Assise, presidente Lucia La Posta, giudice a latere Giuseppe Sassone) nel corso della seconda udienza del processo a carico di Tony Essobti Badre e Valentina Casa, rispettivamente patrigno di Giuseppe e madre del bimbo ucciso. A Badre gli inquirenti contestano i reati di omicidio di Giuseppe, il tentato omicidio della sorellina e i maltrattamenti. Di comportamento omissivo è invece accusata Valentina Casa.
La prima persona ad entrare in casa dopo gli agenti, quel giorno, fu la sorella di Badre: intendeva prendere la sorellina di Giuseppe per portarla a casa sua ed evitarle così altri choc.
Ha poi risposto alle domande del magistrato l'agente che ha arrestato Badre: lo riconobbe mentre stava rincasando grazie a una foto mostratagli poco prima da Valentina Casa alla quale aveva chiesto chi fosse il responsabile dell'accaduto.
Ascoltati anche gli agenti che hanno eseguito i sequestri e l'agente della Polizia Scientifica che fece i rilievi fotografici: anche lui ha descritto l'abitazione, nella sua completezza, soffermandosi sulla cucina dove Giuseppe venne trovato. Illustrati e descritti anche i reperti sequestrati, tra cui figurano le tracce di sangue rinvenute in casa, il bastone della scopa, presumibilmente usato per colpire Giuseppe, e gli asciugamani intrisi di sangue trovati nel bagno che avrebbe utilizzato la mamma per togliere le tracce del terribile delitto.
Ascoltato anche l'agente che fece i rilievi fotografici sulla sorellina di Giuseppe, sui lividi che aveva sul corpo, riscontrati anche nell'ospedale Santobono dove la bimba venne ricoverata. Nella prossima udienza, in programma il 30 ottobre, saranno ascoltati altri agenti della polizia giudiziaria e i vicini di casa del piccolo Giuseppe.
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16-10-2019 20:27:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA