Noemi non parlava. Aveva il volto tumefatto e non diceva una parola. A farla tacere non erano le ferite provocate dalla scopa con cui è stata picchiata, ma lo choc subito in una domenica di inferno. La bambina rimasta ferita nella tragedia familiare, avvenuta ieri a Cardito, è attualmente assistita da un team di psicologi dell'Ospedale Santobono di Napoli. Morto il fratellino in quella casa di Cardito, ma lei ancora non lo sa.
La piccola, di sette anni, ha già fatto un primo colloquio con gli psicologi e si trova ora nella sua stanza nel reparto di neurologia, piantonata dalla Polizia di Stato e assistita permanentemente da due infermiere. Attualmente, infatti, a quanto si apprende la madre non ha avuto il permesso di stare con lei, né nessun altro parente si è presentato all'ospedale pediatrico napoletano. Rimasta ferita nella tragedia familiare avvenuta ieri a Cardito è attualmente assistita da un team di psicologi dell'Ospedale Santobono di Napoli. Accusato di tentato omicidio e omicidio il compagno della mamma, Tony Essoubti Badre, accusato della morte del piccolo ucciso e della sorellina in grave stato di choc. Il provvedimento è stato firmato dal sostituto di turno, Paola Izzo. L'uomo è stato interrogato per l'intera notte negli uffici del commissariato di polizia di Afragola. La sua versione è stata messa a confronto con quella fornita dalla mamma del bimbo e dalla sorellina della vittima. Il 24enne ha respinto le accuse sostenendo che il bambino sarebbe caduto dalle scale. Ma oltre al bimbo morto anche la sorellina di 8 anni ha subito percosse: è tuttora ricoverata all'ospedale pediatrico "Santobono" di Napoli. Sul movente, gli accertamenti degli investigatori sono ancora in corso. Forse l'uomo non tollerava le attenzioni che la donna, 31 anni, riserva ai suoi bambini. con i suoi fratellini, la mamma di 31 anni, ed il compagno di quest'ultima, è sotto sequestro perché gli investigatori dovranno tornare in quella casa. Ad uccidere il bimbo a mani nudi, a calci e pugni con un violenza cieca, secondo l'ipotesi formulata dagli investigatori, è stato il compagno della mamma, Tony Essoubti Badre, di 24 anni. Tony, che dalla scorsa notte è in stato di fermo, è nato ad Acerra, figlio di un cittadino del Marocco e di una donna del posto. E' indiziato di omicidio aggravato e di tentato omicidio. Ha vissuto sempre in zona svolgendo l'attività saltuaria di ambulante.
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