LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Castellammare

Bimbi disabili senza cure per lo stop ai fondi, l'Asl fa marcia indietro: riaprono i cancelli

La soluzione all'incontro di questa mattina, il consigliere regionale Beneduce: "Prevalso il buon senso"

di Christian Apadula
Bimbi disabili senza cure per lo stop ai fondi, l'Asl fa marcia indietro: riaprono i cancelli

I problemi di soldi e finanziamenti ai centri non possono ricadere sui bambini disabili che hanno bisogno di cure per affrontare le tante difficoltà di tutti giorni. E’ questa la conclusione dell’incontro ottenuto dalle famiglie dei piccoli assistiti del Centro di Medicina psicosomatica che si sono visti mettere fuori alla porta da un giorno all’altro. Più di ottanta bambini disabili e sei adulti lasciati senza cure e altri cento che rischiano di condividere lo stesso destino. A dare la notizia della soluzione individuata dal confronto di stamani con i vertici dell’Asl è il consigliere regionale di Fi Flora Beneduce: “Sono soddisfatta dell’esito autorizzativo che consente la continuità dei trattamenti riabilitativi a favore dei disabili psichici, fisici e sensorali nell’età della crescita in cura presso l’ASL NA3 Sud”. Tradotto chi da tempo si rivolge alla struttura privata per avere assistenza non può essere messo alla porta, diverso sarà il problema per chi bussa per la prima volta. Per la componente della commissione Sanità a Palazzo Santa Lucia è stata individuata una soluzione che restituisce ai bambini la possibilità di curarsi: “Al termine del confronto avuto con i Dirigenti della ASLNA3 Sud è prevalso il buon senso. Non è possibile interrompere i trattamenti riabilitativi senza provocare una regressione nelle patologie trattate”. Ad innescare il problema è stata la decisione presa nei mesi scorsi dal distretto sanitario stabiese di imporre uno stop perché il Centro ha superato il numero di prestazioni che vengono rimborsate dall’Asl in un anno. E quindi questi bambini con gravi patologie, che fanno i percorsi più diversi per la riabilitazione psichica o fisica per stare meglio, vedranno riaprirsi i cancelli alla periferia stabiese dopo la battaglia delle loro famiglie. “E’ innegabile che l’area riabilitativa risente notevolmente dei limiti del tetto di spesa per le prestazioni che continuano ad interessare la sanità regionale – conclude la consigliera – ma al di là dei conti bisogna riconoscere il diritto alla salute senza mettere i cittadini della nostra regione in condizioni di subire l’ennesimo atto di mala sanità”.

 


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04-10-2017 19:26:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA