I Beatles che attraversano le strisce pedonali non a Abbey Road, ma sul ungomare di Napoli, ognuno con un pallone in mano.

E' con questa immagine che da stamattina impervesa sui  social che i tifosi azzurri hanno continuato a festeggiare la serata di ieri con la vittoria in Champions per 4-1 sul Liverpool, finalista dello scorso anno.
Una gioia vissuta dai 50 mila del Maradona strapieno in una notte magica e stellare, dove le magie di Kvaratskhelia, il tocco e la
grinta di Anguissa, la direzione d'orchestra di Lobotka, la magistrale interpretazione di Zielinski e una difesa insuperabile, sono stati gli argomenti del giorno in uffici, negozi, bar, della città che ora si sente autorizzata a sognare qualsiasi traguardo nel calcio, dopo aver vinto in casa della Lazio e travolto i 'reds' nell'Europache conta.
   
Una vittoria che "non deve dare arroganza e presunzione", ha detto ieri sera Spalletti direttore d'orchestra di una gara perfetta,  ricordando che "tutti i giorni devi dare il massimo. Non puoi accendere la luce in Champons e contro lo Spezia spegni l'interruttore", e allora la luce deve restare accesa nella sfida di sabato che vede il tecnico pronto al turn over, perché martedì si va in casa dei
Rangers, poi a San Siro contro il Milan e poi si ospita il Torino. Due settimane in salita da giocarsi anche con Ndombele che deve adattarsi al centrocampo azzurro e a Raspadori che deve imparare ritmi e movimenti alle spalle delle punte.

Intanto resta sa capire quando rientra Osimhen, uscito ieri a metà gara per dolore e che attende i risultati dei test medici di oggi e domani.
Sabato a comandare l'attacco del Napoli ci sarà ancora Simeone che dopo la gioia dell'esordio con gol in Champions è pronto a tenersi l'attacco azzurro sulle spalle per un paio di settimane.