Più che un bando per cercare un coordinatore di un ufficio stampa sembra un identikit. Apparso a fine luglio dà ai giornalisti trenta giorni di tempo per presentare la domanda e quindi è agosto il mese prescelto dai vertici dell’Asl Napoli 3 per selezionare il professionista a cui affidare la propria comunicazione. Ma anche pubblicandolo a novembre certo non sarebbero arrivate sulla scrivania del manager Antonietta Costantini una montagna di domande. I requisiti richiesti non sono diciamo alla portata di molti. Per occuparsi dell’azienda sanitaria che abbraccia comuni importanti da Pomigliano d’Arco, passando per Torre del Greco e Torre Annunziata, fino a Castellammare ci vogliono prima di tutto 15 anni di iscrizione all’Albo dei giornalisti professionisti. Un bando per veterani dell’informazione quindi e non solo. Perché requisito ancora più difficile da avere servono anche quindici anni di esperienza continuativi nella pubblica amministrazione nel settore sanitario. Veramente la ricerca di un ago nel pagliaio. A questo punto a chiedere che si blocchi tutto è il presidente dell’Ordine dei giornalisti Ottavio Lucarelli. L'Ordine dei giornalisti della Campania, si legge in una nota chiede "che la Asl Napoli 3 Sud revochi ad horas il bando del concorso per un posto di coordinatore ufficio stampa. Grazie alla denuncia del sito ilventiquattro.il24.it è emerso infatti, in queste ore, un bando che contiene clausole inaccettabili per la nostra categoria a partire dalla richiesta di iscrizione all'Ordine da almeno quindici anni. Se il bando non sarà ritirato ricorreremo in tutte le sedi".