Un gruppo di amici arrivati da Napoli per mangiare una buona pizza come ad Agerola la sanno fare. Godersi la serata rilassata nella bella atmosfera del piccolo comune. Si presentavano così i tre ragazzi, due donne e un uomo, tutti sotto i trent’anni, entrati in due ristoranti nella stessa sera. Diversa la tecnica attuata nei due locali presi di mira per spacciare denaro falso e incassare banconote doc. Un piano studiato nei particolari, fallito per l’intervento dei carabinieri che hanno denunciato i tre, un ventiseienne, una ventisettenne e una ventinovenne, tutti di Napoli e già noti alle forze dell’ordine. Nel primo ristorante i tre giovani napoletani hanno pagato una cena, dicendo di volere fare un regalo ad alcuni amici che sarebbero passati successivamente. Un affare, considerato che, dando 100 euro falsi, avevano ottenuto di resto ottanta euro “puliti”. Conclusa la prima parte del loro piano, i tre complici si sono spostati in un altro ristorante. Dove hanno attuato una diversa tecnica. Lì, infatti, hanno ordinato due pizze e due birre, piazzando la seconda 100 euro falsa.  Sembrava che tutto stesse andando liscio, ma i titolari delle due pizzerie si sono accorti che qualcosa non andava. I commercianti, in un secondo momento, hanno controllato le banconote da 100 e resisi conto che erano false hanno chiamato i carabinieri. Descritta la comitiva dei tre amici, sono riusciti anche ad indicare la panda su cui viaggiano di ritorno verso Napoli. Quando i tre ormai festeggiavano l’affare andato in porto, la loro auto è stata fermata dai carabinieri di Gragnano. Bloccati e identificati i tre, ora l’inchiesta si allarga per capire da dove provengano le banconote false e che organizzazione ci sia dietro i ragazzi arrivati a smerciare denaro fasullo fino ad Agerola.