Un video di pochi secondi la pista che porta a chi ha distrutto un'azienda e il futuro di cinquantaquattro famiglie. Due uomini dal volto coperto che si introducono nell'Artecarte di Scafati con una tanica di benzina. Tutto avviene in una manciata di minuti, i due entrano nello stabilimento e cospargono di carburante quello che trovano nel primo capannone. Poi appiccano il fuoco. L'incendio si diffonde velocemente nella fabbrica, c'è quasi esclusivamente materiale infiammabile ovunque, da carta a pedane in legno. Questa è la scena che gli inquirenti sono riusciti a recuperare dal sistema di videosorveglianza che è stato parzialmente distrutto, come anticipa oggi il quotidiano Metropolis. Ma gli inquirenti hanno ormai chiara la natura dolosa dell'incendio e che è stato appiccato almento da sei persone. Intanto questa mattina dipendenti e proprietari si sono ritrovati fuori alla fabbrica distrutta per chiedere l'aiuto delle istituzioni e la solidarietà di cittadini e clienti. Una lunga lettera è stata letta dal proprietario Luciano Cascone: "Artecarta risorgerà da queste ceneri. Ripartiremo con enormi difficoltà ma più forti di prima. Dobbiamo pregare per gli operai e le loro famiglie. Per mio padre, il suo cuore ieri non ha retto e ora si trova in rianimazione. Per una rapida rinascita affinchè i sogni di mio padre, mia madre e i miei fratelli continuino".