Una costola che si era staccata dal clan Gionta. E già dal nome “Terzo sistema” si capiva che aveva ambizioni di affermarsi tra le cosche del vesuviano. Tra i venti e i trenta anni avevano le idee chiare su come scalare la vetta delle organizzazioni criminali a Torre Annunziata. Ma le forze dell’ordine li hanno fermati prima, scoprendo i loro traffici e arrestando i sette pregiudicati nella nottata di ieri. Stavano organizzando un nuovo gruppo camorristico che aveva come mission principali estorsioni e spaccio di droga per fare cassa e costruire la macchina organizzativa in grado di conquistare fette di mercato in mano alla camorra. Puntavano a coprire uno spazio lasciato dal clan Gionta decimato dagli arresti e di contrapporsi alla cosca dei Gallo-Cavaliere. Un’operazione bloccata sul nascere dagli inquirenti, i sette pregiudicati, considerati da tempo vicini al clan Gionta di Torre Annunziata, sono arrestati nella notte dai Carabinieri su disposizione della Direzione distrettuale Antimafia di Napoli.
Il capo, Domenico Ciro Perna, 26 anni, aveva predisposto nella sua abitazione, dove lo hanno bloccato i militari del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, due botole che conducevano ad un nascondiglio. Ma il suo piano di fuga non è riuscito a salvarlo.
Gli altri arrestati sono: Salvatore Orofino, 34 anni, Gennaro Pinto, 19, Luigi Gallo, 26, Bruno Milite, 23, e Vittorio Della Ragione, 19. Per tutti le accuse sono di associazione per delinquere di stampo camorristico, detenzione di esplosivi, porto e detenzione di armi e ricettazione.