E' nato tutto on una notte. Un'auto finisce contro il muro della Chiesa ed il parroco avvia una raccolta firme da inviare al prefetto di Napoli, alla Procura e a tutte le autorità competenti per chiedere il ''diritto di vivere in quiete''. A lanciare la petizione è il parroco della Chiesa del Carmine di Pomigliano d'Arco, don Peppino Gambardella, noto per le sue lotte al fianco dei disoccupati, che questa volta si scaglia contro la mancanza di sicurezza di alcune strade cittadine, soprattutto via Vittorio Emanuele, che passa di fianco la chiesa del Carmine dove, nei giorni scorsi è avvenuto l'incidente che ha provocato ingenti danni alla cancellata della parrocchia ed il muro dell'edificio sacro.
''Alle 4 del mattino - racconta il parroco - un giovane alla guida, si fa per dire, di una Fiat Punto si è schiantato contro il cancello della Chiesa e, dopo una giravolta, è rovinato contro la parete destra, danneggiando visibilmente la pietra lavica e il muro. Danno gravissimo, anche se per grazia della Madonna del Carmine il guidatore è rimasto illeso. Ma per evitare fatti più lesivi e tristi, mi rivolgo alla comunità per la raccolta firme, a prescindere dalle scelte politiche di ognuno, per stimolare chi di dovere ad adottare ogni misura idonea alla salvaguardia della sicurezza del luogo e della nostra personale incolumità''. Il prelato punta il dito contro la mancanza di sicurezza in via Trieste, via Abate Felice Toscano, e soprattutto via Vittorio Emanuele che, a suo dire, ''sta diventando sempre di più una pista automobilistica pericolosa, nonché un luogo di frastuono''.
''Pare non ci sia alcun freno a qualunque intemperanza - conclude - la città è nostra ed è opportuno batterci ed impegnarci per richiedere, a chi ne ha la responsabilità, la tutela dei nostri diritti''.
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