LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Malsanità

Autista morto per una febbre alta: dopo la Procura, inchiesta dell'Asl. La moglie: "Sono rimasta al suo fianco fino alla fine"

Il certificato di morte attesta il decesso 15 minuti dopo il ricovero, la figlia: "Se n'è andato 24 ore dopo, vogliamo la verità"

di Redazione
Autista morto per una febbre alta: dopo la Procura, inchiesta dell'Asl. La moglie:

Era andato a lavorare sabato mattina, sfidando la febbre forse già alta che non lo ha lasciato tutto il giorno: Giuseppe Ruocco, 55 anni, autista di bus turistici tra Sorrento e Positano, è morto la notte seguente, al pronto soccorso dell'ospedale di Sorrento e ora la procura della Repubblica di Torre Annunziata ha aperto un'indagine sul suo decesso, in seguito alla denuncia dei familiari di Ruocco che accusano i camici bianchi di malasanità.
Disposta anche la riesumazione della salma, per un'autopsia che dovrà stabilire se l'uomo sia stato mal curato.
"Mio padre che è stato ricoverato alle ore 18 di sabato con febbre altissima, è deceduto alle 3,15 della mattina seguente, restando sulla barella in pronto soccorso per tutto il tempo - afferma la figlia Fabiana - ma sul certificato di decesso è scritto che è morto alle ore 6,30. Cioè un quarto d'ora dopo il ricovero, per infarto. Solo che un elettrocardiogramma non gli è stato praticato mai".
I carabinieri di Pompei, a cui i familiari del defunto hanno presentato un esposto, hanno sequestrato tutto il fascicolo relativo al ricovero, agli esami, alle diagnosi e ai farmaci somministrati a Ruocco. L'autista era stato protagonista di un piccolo tamponamento al termine della sua giornata di lavoro. Un malore, forse proprio dovuto alla febbre alta, è stato all' origine di un piccolo incidente stradale a Sorrento.
Poi l'uomo è stato trasportato al nosocomio di Sorrento dove è stato sottoposto al test per alcol e droga che hanno dato esito negativo. Il figlio, Vincenzo, ha quindi insistito con i medici che gli venisse praticata una tac. Anche questa ha escluso ictus o aneurisma e l'uomo stando a quanto dichiarato dai familiari - che lamentava un forte mal di testa, è stato trattato con cortisone, Valium e Novalgina. "Alle ore 20,30 mio marito era lucido e ha consigliato alle figlie di tornare a casa, sono rimasta io al suo fianco", racconta la moglie. Poi Ruocco è caduto in uno stato di profondo torpore dal quale non si è più ripreso, nonostante i tentativi di rinvenimento praticati da medici e infermieri del pronto soccorso. "Ci hanno detto che mio padre ha avuto cinque arresti cardiaci", racconta la figlia Stefania. Sarà l'esame autoptico a stabilire le ragioni del decesso.
Intanto i vertici dell'Asl Napoli 3 Sud hanno disposto l'apertura di una un'indagine interna per fare piena luce sull'accaduto. L'azienda intende inoltre fornire la massima collaborazione alle autorità competenti che indagano per chiarire se esistono responsabilità degli operatori sanitari in servizio presso il nosocomio di Sorrento in relazione alla morte del 55enne di Pompei.
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13-05-2016 11:55:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA