Il fenomeno del global warming sta generando importanti cambiamenti climatici segnati da eventi repentini, non prevedibili e con conseguenze dannose per l’agricoltura: gelate improvvise, piogge violente e con masse d’acqua enormi stanno causando danni ingenti al settore. Nasce da qui l’incontro dibattito “Viticoltura e cambiamenti climatici: conseguenze e interventi”, organizzato da Assoenologi Campania – l’associazionerappresentante di circa cento tecnici del settore vitivinicolo sul territorio regionale - in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Agraria e con il patrocinio della Camera di Commercio di Avellino. Lunedì 12 Giugno, alle ore 17, presso la sede della Camera di Commercio Avellino in Piazza Duomo si discuterà di rischi, danni e possibili rimedi con relatori accademici che hanno esperienza consolidata in materia sia a livello nazionale sia a livello regionale. Intervengono:
Prof. Stefano Poni – Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza“Danni da brina su vite: prevenzione e interventi post-danno”
Prof. Albino Maggio – Università degli studi di Napoli Federico II“Agricoltura e cambiamenti climatici”
Prof. Boris Basile – Università degli studi di Napoli Federico II“Cambiamento climatico e rischio di danno da brina per la viticoltura campana”
Partecipano all’incontro-dibattito Matteo Lorito, Direttore del Dipartimento di Agraria Università degli Studi di Napoli Federico II; Oreste La Stella Presidente Camera di Commercio Avellino e Maurizio Petracca Presidente VIII commissione Regione Campania:
 fondi europei e statali per lo sviluppo agricoltura, caccia e pesca. Modera Luigi Frusciante dell’Università degli studi di Napoli Federico II. Ad introdurre i lavori sarà Roberto Di Meo, Presidente Assoenologi Campania, che chiarisce gli intenti dell’incontro: <Il tema del cambiamento climatico è quanto mai attuale, complesso e controverso, il nostro incontro punta i riflettori in particolar modo sui danni delle gelate che nella storia climatica campana degli ultimi decenni hanno rappresentato un evento piuttosto raro, causato da improvvisi abbassamenti di temperatura notturna nel periodo primaverile nella fase di formazione e sviluppo dei germogli delle viti generando necrosi dei tessuti vegetali. Negli ultimi anni le gelate si stanno verificando con maggiore frequenza, quasi a delineare una costante nel clima territoriale, condizionando gravemente le prime fasi vegetative dei vigneti in quasi tutti gli areali di produzione della nostra regione. Da qui l’esigenza di mettere sotto la lente il fenomeno con lo scopo di offrire agli enologi del territorio maggiori conoscenze, strumenti di prevenzione e rimedi in vigna ai danni scaturiti dalle brine>