Erano lì dalle sei di mattina. Aspettavano di vedere spuntare il portavalori sapendo che sarebbe arrivato. La banda di ladri che ha terrorizzato Castellammare, rapinando e spargendo sangue, aveva un appuntamento con il terrore. Nella caccia alla gang che ha ferito due vigilanti e rubato quattro borse da 250mila euro, i carabinieri agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia, hanno acquisito le immagini di tutte le telecamere puntate sul Banco di Napoli. Gli inquirenti stanno visionando i diversi sistemi di videosorveglianza di privati e del comune a caccia di indizi per identificare la banda arrivata da fuori, probabilmente da Napoli. Perché è li che è stata abbandonata l’auto, una Seat Althea di colore grigio, servita per il colpo ed è sempre a Napoli che è stata rubata. Dalle immagini si cerca di capire se hanno lasciato tracce e se possibile riconoscerli. Passati al rallentatore, come scrive il quotidiano Metropolis, anche i video dei giorni prima. E’ possibile, infatti, che nei giorni precedenti gli uomini della banda abbiano effettuato sopralluoghi senza prendere precauzioni. Venerdì mattina, invece, i tre rapinatori si sono travestiti uno da guardia giurata, l’altro da addetto alla manutenzione stradale e il terzo da in tuta. E hanno aspettato. Non hanno seguito il portavalori partito da Caivano, già sapevano che tappa avrebbe fatto. Le guardie giurate hanno reagito sparando verso i malviventi e ne è nato un conflitto a fuoco in cui sono stati feriti i due vigilanti. I rapinatori, che erano riusciti a sottrarre tre plichi al portavalori, si sono trovati tra due fuochi: da un lato i vigilantes del furgone della banca, dall' altro i poliziotti privati che si occupano della vigilanza dell' ospedale e che hanno esploso anche loro colpi di pistola. Una sparatoria con due feriti e un bottino a molte cifre di cui si cercano ancora i responsabili a 48 ore da una mattinata di sangue e rabbia.