SABATO 26 APRILE 2025





Il fatto

Arrestato Cardiologo, tutte le accuse al prof De Martino: 'Costringeva gli infermieri a sedare i pazienti'

Risultava in sala operatoria mentre era sulla neve

di Redazione
Arrestato Cardiologo, tutte le accuse al prof De Martino: 'Costringeva gli infermieri a sedare i pazienti'

Infermieri costretti a sedare i pazienti. Sono 32 gli interventi chirurgici che risultavano effettuati dal cardiologo Giuseppe De Martino mentre era in vacanza sulla neve. Ma c'è di più nelle accuse con cui la Procura di Napoli ha ottenuto l'arresto del medico cinquantenne, originario di Pagani, ai domiciliari da ieri.

Anche un incarico per fare pedinare il direttore sanitario, della clinica Mediterranea, che non intendeva più consentirgli illeciti e i gravissimi rischi, ormai accertati, cui aveva esposto i suoi troppi pazienti. Così da avere in mano un dossier con cui ricattarlo.
Dagli accertamenti eseguiti dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, diretto dal comandante Alessandro Cisternino, è emerso che in quattro giorni, tra il 25 e il 28 febbraio 2020, aveva eseguito ben 32 interventi chirurgici di routine, sebbene fosse in vacanza a Madonna di Campiglio. Ma un filone dell'inchiesta riguarda anche morti sospette e il suo metodo di intervento che aveva definito di “ablazione ibrida”. Per intervenire sulla fibrillazione oltre a un business da 20 milioni di euro, peraltro con conflitto di interesse per De Martino e la moglie sulle forniture di presìdi ospedalieri.  Una personalità che i magistrati hanno definito "pericolosa" capace per fare soldi di trasformare operazioni di “ablazione” semplice nei più complessi interventi di  "ibrida” solo per far lievitare i propri emolumenti e i rimborsi per la clinica (da 10mila a 20mila euro), a carico del Servizio nazionale. 

Il centro dell'inchiesta verte comunque su quegli interventi chirurgici che certificano la sua presenza in sala operatoria mentre era a Madonna di Campiglio. Sulla carta, diversi interventi di ablazione transcatetere, numerosi impianti di pacemaker, monocamerale e biventricolare, espianti di loop recorder (un dispositivo che viene impiantato sottopelle per registrare il ritmo cardiaco in continuo) e, infine, di avere diversi studi elettrofisiologici, un esame che valuta le proprietà elettriche del cuore.

Il medico, specializzato in cardiologia, è gravemente indiziato di concorso in falso ideologico e materiale, violenza privata e violenza o minaccia per costringere a commettere un reato. Questi ultimi reati gli vengono contestati in quanto avrebbe costretto alcuni suoi collaboratori a menzionare la sua presenza nell'equipe malgrado in sala operatoria non ci fosse entrato.

 Secondo il Nas e la Procura avrebbe falsificato varie cartelle cliniche, attestando di aver eseguito, presso una clinica di Napoli, operazioni chirurgiche di routine al cuore (sostituzioni di valvole, installazione di stent coronarici, etc. etc.) che in realtà non si erano svolte con il suo diretto intervento.

 


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23-07-2022 10:16:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA